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Un piccolo pareggio o un piccolo grande passo verso la costruzione di una squadra dotata di una sua precisa identità? A mio giudizio, verosimile la seconda, per una serie di buoni motivi. Cominciando dal fatto che, per la prima volta in questo campionato, la prestazione della Sampdoria è andata in crescendo: non c’è stato calo nel finale, al contrario la banda dei tanti giovani blucerchiati ha recuperato, pareggiato e sfiorato il sorpasso, negato anche da un discutibile indietro tutta sul rigore prima concesso poi negato a Yepes. Seconda considerazione, ma strettamente legata alla prima: la Sampdoria ha mostrato la capacità, la tenacia, la volontà e pure la personalità per prendere in mano la partita e condurla in porto, almeno con il pareggio. Terza considerazione: Pirlo, che aveva ricevuto qualche critica (secondo me immeritata, vista la situazione e i nomi a disposizione) dopo la partita con il Venezia per la gestione dei cambi, contro la Cremonese non ha sbagliato proprio nulla. Scelte azzeccate, a cominciare dalla staffetta Ricci-Yepes per arrivare al cambio Lagumina-Delle Monache con conseguente spostamento di Borini al centro dell’attacco. Ma la notizia migliore della giornata è stata la risposta sul campo data dal giovane portiere Stankovic, dopo i due passi falsi contro Pisa e Venezia. Almeno due-tre parate decisive, reattività e sicurezza in situazioni di allarme rosso: questo ha mostrato il giovane figlio di Dejan. E questo, anche se non è un punto d’arrivo ma di partenza, dimostra che su di lui si può lavorare, che le potenzialità per crescere e diventare un portiere affidabile ci sono tutte. A cominciare dal muso buono che ha opposto alle tante, e pure comprensibili, perplessità.
Sul piano individuale, la partita di Cremona ha dato altre risposte importanti, al di là della buona prestazione di Stankovic. La prima e più lampante: Estanis Pedrola, a 20 anni appena compiuti, è un giocatore di livello superiore, due gol in due partite consecutive, pericolosità continua, capacità di reazione di tipo motivazionale e non nervoso ai fischi che accompagnavano ogni suo tocco di palla dopo la segnatura. Se lo staff manageriale blucerchiato ha preso qualche critica per alcune scelte strategiche, su questa operazione merita l’applauso. E poi, un Borini che libera di tacco lo spagnolo nell’occasione dell’1-1, e pesa come sostanza, concretezza, continuità di apporto, sia nella manovra offensiva che in copertura. Depaoli continua a viaggiare su ottimi (per la categoria) standard di rendimento, Murru ha pesato come esterno dopo aver fatto la sua parte, nelle giornate precedenti, da centrale. Yepes è entrato bene, dimostrando che il suo peso leggero può non rappresentare un handicap. E, visto che ci siamo, parliamo del rigore, in cui forse ci può essere un movimento a lasciarsi andare prima dell’impatto con la gamba del difensore ma dopo averne subito l’azione di disturbo. Insomma, decisione discutibile anche alla luce del fatto che, se di simulazione si trattava, il centrocampista sampdoriano doveva essere punito con il cartellino, altrimenti il rigore andava confermato.
Sul piano delle prestazioni individuali, la giornata ha confermato che Ricci – poco ispirato fin dall’inizio sul piano della lucidità e precisione – dovrà crescere parecchio di condizione ma, soprattutto, ha dimostrato, per l’ennesima volta, che La Gumina (entrato nell’azione del gol, suo il passaggio a Borini dalla destra) non pesa a sufficienza in zona gol. Dunque, al di là delle rassicurazioni (dovute) di Pirlo dopo la chiusura del mercato senza l’atteso colpo in attacco, è scontato che per un campionato da outsider (è questa oggi la dimensione massima della Sampdoria) serva ancora un attaccante. Si parla di Santi Mina, che sarebbe un’ottima occasione sul piano tecnico ma che è al centro di una delicata vicenda giudiziaria. E qui il terreno si fa sdrucciolevole, soprattutto per quanto riguarda l’immagine della Sampdoria.
Considerazione finale: molti tifosi sampdoriani aspettano un’uscita pubblica dei nuovi vertici societari, per far comprendere meglio tempi e prospettive del progetto. E’ un’aspettativa pienamente condivisibile. Quasi certamente, Radrizzani e Manfredi lo faranno dopo aver chiuso davvero il mercato estivo con l’arrivo di un attaccante.