Commenti

1 minuto e 50 secondi di lettura

Cristoforo Colombo, il figlio forse più illustre di Genova, trascorse parte della sua vita, in un arco di tempo compreso fra il 1455 e il 1470  in un edificio vicino a Piazza De Ferrari e a due passi da Porta Soprana. Il grande esploratore visse, anche se qualche storico ha ancora qualche dubbio, tra quelle mura quando aveva fra i quattro e i nove anni.

La casa si sviluppa su due piani: il piano terra era adibito a bottega del padre che si occupava di tessitura della lana e di commercio, mentre al piano superiore si trovava l’abitazione della famiglia. L’edificio è probabilmente una ricostruzione, risalente al XVIII secolo, dell'abitazione originale medievale, che andò distrutta durante il bombardamento della flotta francese di re Luigi XIV che colpì Genova nel 1684. 

Ogni giorno centinaia di turisti fanno la coda per fare una fotografia alla casa di Colombo, a qualunque ora ci sono assembramenti di persone incuriosite da un luogo comunque sempre affascinante. Ma diciamo la verità: non si presenta benissimo. A parte un manichino di una donna vestita con gli abiti dell'epoca, per chi passa dall'esterno il colpo d'occhio non è dei più belli: ad iniziare da quella vela arancione sporca e scolorita degna di un distributore di benzina. Per non parlare di quelle targhe brutte e disordinate messe sulle ringhiere e quegli adesivi appiccicati ovunque che danno proprio l'impressione di sciatteria.

Basterebbe poco per valorizzare al meglio un bene simile inserito in un contesto meraviglioso che lascia a bocca aperta turisti di ogni parte del mondo. Perché oltre alla casa di Colombo subito dopo c'è il chiostro medievale della chiesa monastica di Sant’Andrea, che si trovava dove ora c'è l’edificio della Banca d’Italia, ricostruito qui dopo la demolizione della chiesa e del convento medievale di cui costituisce l'unica testimonianza. E poi in cima alla salita la severa Porta Soprana, accesso alla città medievale da Levante, costruita dai genovesi fra il 1155 e il 1158, a difesa di un attacco (che non avvenne) da parte delle truppe di Federico Barbarossa

Genova sicuramente negli anni è cresciuta tantissimo diventando una meta turistica non più solo per l'Acquario come accadeva un tempo. Ora serve un altro sforzo per curare i dettagli e renderla davvero meravigliosa.