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di a.p.

Sciopero questa sera al Carlo Felice. Lo ha dichiarato, in concomitanza con la prima di "Cavalleria rusticana" lo Snater che da molto tempo è in stato di agitazione per una vertenza che si trascina dalla vecchia gestione e che ora interessa la nuova.

Lo Snater ha fra i propri iscritti molti artisti del coro per cui si può ipotizzare che l'opera andrà in scena regolarmente con la compagine corale a ranghi ridotti, il che influirà su alcuni momento importanti dell'opera come il coro iniziale, l'entrata di Alfio, la preghiera pasquale, il brindisi dopo la messa.

"Come più volte esplicitato negli anni da questa organizzazione sindacale e come dichiarato al ministero della Cultura dalla stessa Fondazione - si legge nel documento del sindacato - i lavoratori della Fondazione Teatro Carlo Felice hanno gli stipendi più bassi in Italia. Alla luce della riunione svoltasi di fronte al sovrintendente Michele Galli si conferma il discostamento di bilancio rispetto al previsionale 2025 di circa 2 milioni di euro dovuto a entrate inesistenti o gonfiate e a spese non trasparenti ed incontrollate di cui, a quanto pare, il cdi non si era accorto. A seguito di questa premessa tocca constatare la gravissima presa di posizione della Direzione di non voler cercare la responsabilità di questo deficit, tutto a danno dei lavoratori che non hanno visto alcun aumento salariale (eccetto quello dovuto al rinnovo del ccnl di circa 40 euro netti, dopo vent'anni di attesa) come più volte richiesto da questo sindacato".

Il sindacato denuncia inoltre la mancanza di un costante dialogo con la direzione della Fondazione e sottolinea la preoccupazione per un futuro che appare denso di in certezze economiche. "Chiedevamo una dichiarazione scritta che impegnasse il sovrintendente a discutere da gennaio come affrontare il problema salariale con calendarizzazione di incontri, peraltro nel solco del verbale siglato a luglio - dichiara ancora un esponente sindacale - il sovrintendente si rifiuta di firmare questo documento, peraltro andando in contrasto con le parole della sindaca Salis che all'ultima riunione aveva detto che una volta risolta la problematica dei due milioni e quindi il preconsuntivo del 2025 ci sarebbe stato spazio per entrare nei problemi salariali dei lavoratori".

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