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Secondo i dati i giovani tra 18 e 34 anni reagiscono con entusiasmo, ma temono l'impatto sulle relazioni interpersonali
3 minuti e 3 secondi di lettura
di F. Ser

Giovani e giovanissimi più entusiasti nei confronti dell'applicazione dell'Intelligenza Artificiale in ambiti diversi, più scettici i professionisti del settore culturale e creativo, preoccupati di un futuro in cui affidarsi all'A.I. potrebbe signifcare anche perdere posti di lavoro, senza contare le possibili implicazioni etiche.

Il parallelismo tra Intelligenza Artificiale e mondo dell'arte al centro del Report XV presentato dall'Associazione Civita all'Acquario di Genova, che mette in evidenza luci e ombre dell'A.I. applicata al settore culturale e creativo.

Due insiemi di ricerca: gli under 35 e i professionisti della creatività

Lo studio è nato da un'indagine in cui diverse domande sono state poste a due campioni di soggetti: da un lato un campione di 1.500 ragazzi tra i 18 e i 34 anni, dall'altro circa 5000 professionisti del mondo della produzione audio-visiva, letteraria e artistica.

"Abbiamo visto che i ragazzi sostanzialmente sono più positivi perché ritengono che l'intelligenza artificiale sia un modo per liberare l'umanità da compiti faticosi e gravosi - racconta Simonetta Giordani, segretario generale dell'Associazione Civita - tuttavia il 39% è preoccupato per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella sfera relazionale.

Dall'altro lato invece c'è preoccupazione tra i creativi e i professionisti: "Soprattutto su temi legati a questioni etiche, alla tutela dei diritti d'autore, senza contare il timore di non riuscire a mantenere alti i livelli retributivi e i livelli occupazionali, perché hanno paura che ci possa essere una forte contrazione dei posti di lavoro."

'Sindrome di Terminator'

Il report scarta l'opzione di un sorpasso da parte delle macchine sull'operato dell'uomo: "Il rischio di quella che io chiamo la sindrome di Terminator, cioè che c'è la paura che le macchine possano andare oltre il controllo dell'uomo, è abbastanza irrazionale: c'è un tema di interazione, cioè di guidare al meglio la relazione tra l'uomo e la macchina, ma non c'è un pericolo di invasione" afferma il vicepresidente dell'Associazione Civita Nicola Maccanico.

"Non si può più pensare a un mondo nel quale la parte umanistica e la parte tecnologica si muovono come binari paralleli. Il mondo delle tecnologie e quello della cultura e della creatività devono interagire tra di loro per creare valore e per evitare che uno possa essere danneggiato dall'altro."

Liguria pronta ad accogliere una Giga Factory

Alla presentazione anche il presidente della Liguria Marco Bucci, che ha ribadito come Genova rimane città candidata ad  ospitare una Giga Factory europea, ovvero una fabbrica di intelligenza artificiale "Vogliamo far sì che Genova possa avere il suo ruolo che, ovviamente, deve essere anche in accordo con altre realtà. Non si può pretendere di essere i soli. Noi vogliamo essere gli unici che vuol dire i migliori, ma non vuol dire essere soli"

Genova che punta sempre di più sulle nuove tecnologie, come sottolinea la sindaca Silvia Salis. "Genova vuole investire molto su quello che è il futuro l'intelligenza artificiale. I dati, le Gigafactory, i supercomputer: è qualcosa che fa parte ormai del nostro DNA. È un processo che bisogna in qualche modo gestire, bisogna partecipare, non farsi spaventare dal cambiamento ed è l'unico modo per essere poi parte del cambiamento. Capendone anche i rischi: le sfide sono molte e ci possono essere molto opportunità perché la pubblica amministrazione può risparmiare molto da un utilizzo dell'intelligenza artificiale, appunto per ottimizzare i costi"

All’evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione Edoardo Garrone, sono intervenuti Marco Bucci, Presidente Regione Liguria, Silvia Salis, Sindaco di Genova, Beppe Costa, Presidente Costa Edutainment S.p.A., Nicola Maccanico, Vice Presidente Associazione Civita, Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Ilaria Bonacossa, Direttrice Palazzo Ducale di Genova, Guido Boella, Vicerettore per le tematiche AI e per i rapporti con le aziende-Università di Torino, Co-fondatore SIPEIA, Marina Geymonat, Head of AI Laboratory-Leonardo Labs, Giorgio Metta, Direttore scientifico I.I.T. - Istituto Italiano Tecnologia di Genova.