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Cittadini esasperati dall'aria costantemente irrespirabile, una situazione che ormai dura da oltre due mesi
2 minuti e 9 secondi di lettura
di Filippo Serio

Cittadini ancora con il naso tappato nei quartieri della Foce e di Albaro, la causa non è un virus influenzale particolarmente aggressivo ma i cattivi odori che da ormai oltre due mesi vengono avvertiti nell'aria quasi quotidianamente, e che rendono sempre più difficile tenere aperte le finestre delle abitazioni.

Il caso dei miasmi nei quartieri della Foce e di Albaro persiste ormai da mesi, tra l'estate e l'autunno: dopo una breve tregua la situazione è nuovamente degenerata tra venerdì e sabato quando l'aria è tornata irrespirabile, in particolare in alcune zone come via Rimassa, piazza Rossetti, via Nizza, via Trento, via Liri, via Piave, ovvero nelle immediate vicinanze del depuratore.

Il Municipio sollecita il Comune

Proprio il depuratore di Punta Vagno era finito sotto la lente come possibile origini dei cattivi odori, ma sembra essere l'unica opzione da escludere: "Mi è stato riferito che l’impianto è funzionante e sotto controllo - scrive la presidente del Municipio Anna Palmieri - ma resta il fatto che le esalazioni sono ricorrenti, molto forti e localizzate."

I rappresentanti del Municipio Medio Levante, che già si erano mossi per chiedere spiegazioni, hanno inviato al Comune di Genova e a diversi enti un'altra lettera di sollecito, non solo per richiamare ancora una volta l'attenzione sul caso ma per chiedere soluzioni concrete.

Miasmi alla Foce e ad Albaro, la procura apre un'inchiesta

Continua la presidente Palmieri nella lettera: "I residenti sono ormai non solo esasperati, ma anche preoccupati per la salute. Diverse segnalazioni parlano di bruciore agli occhi, il livello di ansia nella popolazione è molto alto, proprio perché manca chiarezza sull’origine del fenomeno e su eventuali rischi per la salute."

Tra le principali richieste del Municipio al Comune di Genova, inoltrate ad Arpal, Asl, a Regione Liguria, alla Prefettura, alla polizia locale e ad Ireti, c'è proprio quella di capire se esistono potenziali rischi per la salute dei cittadini, che ormai da mesi si domandano da dove venga questa puzza penetrante.

Indagini in corso da parte della Procura

La Procura di Genova aveva già aperto un'inchiesta sul caso per individuare la causa, sollecitando un sopralluogo da parte di Arpal e polizia locale: un'indagine esplorativa e senza ipotesi di reato per capire se ci siano eventuali illeciti collegati ad essa: l'opzione più probabile è quella di un guasto alla rete fognaria cittadina.

Cio' che pare sempre più incredibile è come, a distanza di mesi, non si riesca ancora a dare una risposta alla domanda: da dove viene questa puzza?

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