
Qualche settimana abbiamo fatto chiedere all'istituto Tecnè una serie di domande ai cittadini di Genova e della Liguria su alcuni temi di attualità. Tra questi il restyling dello stadio Ferraris.
C’è’ una netta differenza tra il dato Liguria e quello dei soli genovesi. A Genova il quadro è di netto pareggio tra due visioni opposte: il 39% dei cittadini vorrebbe che lo stadio restasse pubblico, con una ristrutturazione finanziata con fondi pubblici e senza spazi commerciali aggiuntivi; un'altra quota pari, sempre il 39%, è favorevole invece a una gestione privata, con spazi commerciali e senza alcun esborso economico da parte del Comune.
Diversa, invece la posizione dell'intera Liguria, dove si registra una prevalenza netta dei favorevoli allo stadio in gestione privata: il 47% degli intervistati sostiene questa opzione contro il 26% che preferisce il modello pubblico.
Il sondaggio è stato realizzato agli inizi di settembre, sulla base delle dichiarazioni della sindaca di Genova Silvia Salis, che ha più volte menzionato l'intenzione di adottare un modello simile a quello scelto dai colleghi di Firenze per il restyling dello stadio Franchi.
Tuttavia, va precisato che il progetto fiorentino gode di un finanziamento di ben 150 milioni di euro ottenuto dal Piano nazionale complementare (PNC), un fondo statale che integra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e impone tempi rigidi per la fine dei lavori, previsti entro il 2026. Questo elemento rende di fatto difficile replicare in Liguria lo stesso modello, data l'assenza di risorse analoghe ei vincoli temporali.
E allora vorremmo capire da Palazzo Tursi che tipo di affidamento vorrebbe fare e se non ritiene che sia obbligatorio passare da una gara pubblica e nel caso specificare tutte le caratteristiche della gara stessa. E poi sarà interessante capire cosa riuscirà a fare la Genova Stadium, per ora una scatola vuota (composta da Genoa e Sampdoria) che proprio ieri ha affermato di essere alla ricerca di partner.
Un ulteriore elemento da monitorare riguarda la recente entrata in vigore della nuova legge sugli stadi italiani, strettamente legata ai prossimi Europei di calcio. Questa normativa potrebbe aprire nuove opportunità e vincoli per la gestione e il restyling degli impianti sportivi, incluso il Ferraris.
Su questo fronte qui potete leggere della possibile nomina di Silvia Salis come Subcommissario dello stadio.
IL COMMENTO
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