
"Ho chiesto ad Amiu misure straordinarie per non essere così dipendenti dall'andamento degli impianti delle altre città, e l'idea è quella di identificare delle aree di stoccaggio temporaneo delle eccedenze, sul territorio del Comune di Genova". A dirlo, a margine dell'intitolazione dei giardini a Luigi Matti Altadonna, una delle vittime di Ponte Morandi, la sindaca Silvia Salis che ha incontrato i vertici di Amiu.
Il problema, infatti, e quello del ritiro a singhiozzo dell'indifferenziata a causa di disservizi negli impianti di conferimento fuori regione con la conseguenza di cumuli di spazzatura vicino ai cassonetti. "Non è che ci siano molte altre alternative - ha spiegato Salis - e il mandato che ho dato è stato quello di trovare una soluzione di backup che arrivi prima del 15 ottobre, quando ci sarà il bando per il conferimento di 100mila tonnellate di indifferenziata".
L'unica soluzione a breve termine, quindi, sembra quella di trovare uno o più spazi dove i compattatori possano svuotare le eccedenze in attesa che gli impianti finali in Lombardia e Piemonte utilizzati da Amiu tornino a ricevere a pieno regime. Tra le ipotesi allo studio sarebbero state scartate le aree portuali "Servono piü grandi - spiega - e con caratteristiche diverse", ma comunque sul territorio cittadino, compatibile sia dal punti di vista dei costi che della logistica.
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IL COMMENTO
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