Attualità

Torna alla homepage
Il pediatra Alberto Ferrando espone i rischi per la salute dei più piccoli, il futuro della nostra città
4 minuti e 9 secondi di lettura
di Annissa Defilippi
Un'illustrazione realizzata dal pediatra Ferrando
A Cornigliano, il nuovo forno elettrico ad arco promette lavoro, ma nasconde un’ombra pesante: decine di morti premature e disabilità nei bambini, a causa di polveri sottili e ossidi di azoto che minacciano i loro polmoni e il loro futuro. "La salute dei più piccoli non è negoziabile", avverte il pediatra Alberto Ferrando, mentre il quartiere chiede trasparenza per proteggere chi non può difendersi da solo.
 

Un inquinamento mai innocuo

Sebbene il forno elettrico inquini meno rispetto a un altoforno tradizionale, non è privo di conseguenze. Ogni anno, un impianto di questo tipo può emettere decine di tonnellate di polveri sottili (PM2.5) e centinaia di tonnellate di ossidi di azoto (NOx), a cui si aggiunge l’inquinamento derivante dal traffico di camion per la logistica. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dell’Istituto superiore di sanità (Iss), un aumento di 10 µg/m³ di PM2.5 è associato a un incremento del 6% della mortalità totale negli adulti, ma i bambini pagano un prezzo ancora più alto: +20% di rischio di asma e bronchiolite, oltre a un aumento di nascite premature e basso peso alla nascita.

In un quartiere fragile come Cornigliano, questo potrebbe tradursi in decine di morti premature ogni anno e centinaia di bambini colpiti da problemi respiratori o di sviluppo nell’arco di un decennio.

"I bambini sono i più vulnerabili", il dottor Alberto Ferrando non usa mezzi termini: “I dati sull’inquinamento e i suoi danni sulla salute dei bambini sono noti e consolidati. Non è un’opinione, ma evidenza scientifica”. Ferrando spiega che i primi mille giorni di vita – dal concepimento al compimento del secondo anno – sono una finestra biologica cruciale. In questo periodo, l’esposizione a polveri sottili, biossido di azoto e metalli pesanti può causare non solo problemi respiratori, ma anche alterazioni dello sviluppo neurocognitivo. "Nei bambini, l’inquinamento può portare a patologie come autismo, deficit di attenzione o ritardi psicomotori, che magari si manifestano solo dopo anni. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma non vorrei ritrovarmi fra decenni a dire ‘l’avevamo detto’”.

Secondo il pediatra, il forno elettrico, pur essendo un miglioramento rispetto al passato, non è esente da rischi. Ferrando ha dichiarato: “Non abbiamo ancora dati tecnici chiari sull’impianto di Cornigliano. Come pediatra, posso dire che qualsiasi scelta deve considerare la salute dei bambini, soprattutto in gravidanza e nei primi anni di vita, quando sono più suscettibili". Il pediatra sottolinea che l’esposizione a inquinanti può causare un accorciamento dei telomeri neonatali, un indice di invecchiamento biologico precoce, oltre a problemi come asma, bronchiti ricorrenti e ridotta crescita polmonare.

Trasparenza e prevenzione: la chiave per decidere

Ferrando non si schiera contro l’industria in sé, ma chiede chiarezza: "Non bisogna essere contro tutto, ma servono dati trasparenti su cosa si intende fare. Si parla di un forno che produrrà due tonnellate di acciaio, ma ci sono ancora incertezze, come emerso dall’incontro con la delegazione indiana. La salute dei bambini non è negoziabile”.

Il pediatra invita a coinvolgere la cittadinanza, come accade per altre questioni sanitarie: "Quando si fanno campagne vaccinali, la Regione convoca le associazioni dei cittadini per spiegare. Perché non fare lo stesso per il forno?”.

Soluzioni possibili e il peso delle scelte

Le tecnologie esistono per ridurre l’impatto: filtri di ultima generazione, coperture totali dell’impianto e una logistica basata su ferrovia o mare invece che su strada possono fare la differenza. Tuttavia, la decisione non è semplice. Ferrando lo riconosce: "Non si tratta solo di dire ‘fa male’. La gente deve lavorare, ma i dati ci sono: basta consultare l’OMS o l’Associazione Medici per l’Ambiente. La scelta è politica, ma deve tenere conto che i più vulnerabili sono i bambini e i feti, nei loro primi mille giorni di vita”.

Un circolo virtuoso per il futuro

L’inquinamento non è solo una questione di polveri sottili. "La salute dei bambini dipende anche da quella dei genitori", aggiunge Ferrando. "Se vogliamo adulti sani, dobbiamo proteggere i più piccoli oggi, perché i primi mille giorni sono le fondamenta di una casa. Se sono solide, quella persona starà meglio a 50, 60, 80 anni". Il pediatra lancia un monito: "Non focalizziamoci solo sull’inquinamento industriale. Fumo, droghe e stili di vita scorretti dei genitori influiscono sul futuro dei figli. È un circolo continuo”.

Un appello alla responsabilità

A Cornigliano, il forno elettrico rappresenta un’opportunità economica, ma anche una sfida per la salute pubblica. La comunità chiede trasparenza, e il dottor Ferrando insiste: "I dati sui rischi sono evidenti. Non si tratta di essere allarmisti, ma di fare scelte consapevoli, perché le conseguenze le vedremo tra decenni, soprattutto nei nostri bambini". La salute non aspetta, e la prevenzione è l’unica strada per evitare che il progresso industriale lasci dietro di sé un’eredità di malattie e sofferenze. 

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 04 Settembre 2025

Ex Ilva, l'inopportuno incontro Salis-Jindal

La scadenza della gara per l'Ilva, fissata per il 15 settembre, si avvicina rapidamente, e Genova si trova ancora una volta al centro di tensione e polemiche legate a uno degli impianti industriali più strategici e delicati per la città. L'Ilva, con la sua storia e il suo impatto sull'economia e sul
Mercoledì 03 Settembre 2025

Ex Ilva, Genova dice sì al forno elettrico ma domani Cornigliano scende in piazza

L'appuntamento è ai Giardini Melis alle 17, da qui partirà una passeggiata per via Cornigliano