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L'opposizione in Comune attacca la maggioranza: "Non vogliono trattare il tema perché non si conoscono i dettagli del piano industriale ma il piano industriale non si conoscerà mai finché non sarà aggiornata e chiusa la gara"
2 minuti e 12 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Le dimissioni del sindaco di Taranto Piero Bitetti rischiano di stravolgere il piano previsto dal governo per la decarbonizzazione dell'ex Ilva. Il passo indietro del primo cittadino arriva a poche ore da una serie di incontri che avrebbero dovuto sciogliere le riserve su quale sarà il futuro degli stabilimenti, Genova Cornigliano compreso. La discussione attorno ai forni elettrici da realizzare e ai sistemi per fornirgli energia resta al centro del dibattito, a Taranto come a Genova.

Ex Ilva, forno elettrico a Genova: il dibattito di Primocanale - leggi qui

Il Comune pugliese dopo le decisioni del primo cittadino di rimettere il mandato per le critiche subite proprio sul tema ex Ilva ha annullato il consiglio comunale previsto per questo mercoledì. I sindacati lanciano l'allarme: "Senza un piano industriale c'è il rischio concreto del fallimento, sarebbe un disastro" ribadiscono. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso invece va avanti per la sua strada e ha confermato gli incontri previsti nelle prossime ore: giovedì è attesa a Roma la definizione dell'accordo di programma alla presenza della Regione e degli enti locali pugliesi ma con il punto interrogativo sul Comune. Venerdì poi toccherà ai sindacati incontrare il ministro. A Genova la prospettiva prevede la realizzazione di un forno elettrico capace di produrre circa 2 milioni di tonnellate all'anno.

La discussione ha acceso gli animi con la nascita anche di un comitato anti-forno elettrico che chiede di evitare di far ricadere sugli abitanti di Cornigliano una nuova servitù. Nel mentre il Comune di Genova aspetta di capire cosa accadrà lungo la via tra Taranto e Roma. La sindaca Silvia Salis ha ribadito in consiglio comunale come il ministro Urso si è detto disponibile a inviare a Genova, tra fine agosto e inizio settembre, i tecnici per spiegare il progetto alla cittadinanza. E sulle possibili evoluzioni di quanto sta accadendo non si esprime: "Con la situazione instabile di Taranto - spiega Salis - è opportuno avere cautela e aspettare a pronunciarsi in modo definitivo".

Tutto rimandato dunque così come le risposte che la minoranza in Comune chiedeva alla sindaca sul tema forno elettrico a Cornigliano. "Non vogliono trattare oggi il tema ex Ilva perché non si conoscono i dettagli del piano industriale ma il piano industriale non si conoscerà mai finché non sarà aggiornata e chiusa la gara" scrivono in una nota Alessandra Bianchi, capogruppo FdI, Ilaria Cavo, capogruppo Noi Moderati Orgoglio Genova, Paola Bordilli, capogruppo e Alessio Bevilacqua consigliere Lega, Mario Mascia, capogruppo FI, Pietro Piciocchi, capogruppo VG, Sergio Gambino, capogruppo Gruppo Misto.

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