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Ministro Urso conferma l'ipotesi del forno elettrico a Genova: "Ascolteremo il territorio"
3 minuti e 25 secondi di lettura
di a.p.

"Il piano siderurgico nazionale prevede anche una valorizzazione degli impianti del Nord. Così che la produzione complessiva dell'ex Ilva possa raggiungere 8 milioni di tonnellate di acciaio green. Questo obiettivo si può raggiungere attraverso la realizzazione di un quarto forno elettrico a Genova". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time alla Camera.

"L'impianto Dri necessario al fabbisogno del forno non potrà però essere allocato a Genova, ma sarà localizzato nel polo che si insedierà a Taranto se il Comune assentirà, o altrove nel Mezzogiorno. In ogni caso sarà necessario per garantire l'autonomia strategica del nostro Paese", ha sottolineato. "Ieri ho incontrato il presidente della Regione Liguria e il sindaco di Genova, per discutere delle condizioni abilitanti per il rilancio del sito di Genova, in riferimento anche alla disponibilità dell'energia elettrica e dei volumi di gas necessari. Il confronto - ha spiegato Urso - è stato assolutamente costruttivo e orientato alla piena collaborazione istituzionale. Ho assicurato la piena disponibilità mia e dei tecnici del ministero a illustrare, in assemblea sul territorio, il piano di rilancio e fornire ogni informazione in piena trasparenza per raggiungere il massimo consenso sociale".

La risposta della deputata Ilaria Cavo

“Una risposta puntuale, quella del ministro Urso, a una mia interrogazione al Question Time sul futuro degli stabilimenti ex Ilva del Nord Italia. Di rilievo soprattutto alcuni passaggi: il fatto che sia previsto un quarto forno elettrico a Genova con opportunità occupazionali importanti, l'obiettivo della sostenibilità economica, ambientale e sociale, la chiarezza sul fatto che l'impianto di Dri non potrà essere installato a Genova (per incompatibilità con l'aeroporto), la collaborazione e il confronto continuativo avviato con gli enti locali e la possibilità per lo stabilimento genovese di essere un asset suscettibile di autonoma valorizzazione nell'ambito della gara per la cessione di ex Ilva che sarà aggiornata". Cosi Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e vicepresidente della Commissione attività produttive della Camera, intervenuta chiedendo nello specifico al ministro delle Imprese e del Made in Italy se le prospettive per Genova sono dipendenti o indipendenti dalle decisioni di Taranto. "Era doveroso portare il tema in aula – ha aggiunto - dopo le notizie e gli sviluppi degli ultimi giorni. Nell'attesa di capire le decisioni che saranno prese dalle autorità locali di Taranto, e di capire quale sarà l'esito di questa gara, è importante che sia stata ribadita da parte del ministro la volontà di un costante confronto con gli enti locali liguri e la disponibilità a spiegare il piano di rilancio sul territorio per raggiungere il massimo consenso sociale. Monitoreremo gli sviluppi con l'obiettivo costante di puntare alla sostenibilità economica e occupazionale, ambientale e sociale", ha concluso Cavo.

La risposta del deputato Luca Pastorno

"In risposta alla mia interrogazione di oggi al ministro Urso in aula in merito al Piano nazionale di decarbonizzazione, bene che sia stato confermato che ogni passaggio sarà concordato con il territorio: mi auguro anzi che questo atteggiamento venga mantenuto anche nei fatti. Preoccupa però che a oggi le dichiarazioni del ministro sul futuro di Acciaierie d'Italia siano esclusivamente sulla carta: c'è solo un'idea che non è supportata da finanziatori pronti a mettere le risorse, e prima di aggiornare la gara, cosi come vorrebbe fare Urso, occorrono elementi ancora sconosciuti, come i siti di approvvigionamento energetico per far funzionare i forni elettrici, tutti da individuare. Questo per rendere l'operazione sostenibile e in grado di riscuotere eventuali interessi di quegli interlocutori privati che, come detto, a oggi non ci sono ancora. Cosi come non vi è traccia di una ipotetica partecipazione dello Stato. Occorre quindi attendere l'evolversi della situazione sotto tantissimi aspetti, non da ultimi quelli dell'impatto sull'occupazione e sulla tutela dell'ambiente. Tutti elementi che appaiono ancora lontani", così il deputato ligure del Partito Democratico Luca Pastorino al question time in diretta dall'aula di Montecitorio con il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso dopo le notizie dello scorso 17 luglio sul futuro di Acciaierie d'Italia e sul Piano nazionale di decarbonizzazione.

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