
Una giornata interamente dedicata al gioco d'azzardo, "Oltre la fortuna": interventi, spazi di discussione aperti a tutti, giochi per scuole e adulti per una consapevolezza critica. "La lotta al gioco d'azzardo si fa insieme, sempre, dappertutto" spiegano dall'incontro di Polis. Nei luoghi comuni come le piazze.
Come contrastare il gioco d'azzardo
Ecco perché Polis, il progetto promosso dalla Comunità di San Benedetto al Porto e "Mettiamoci in gioco", si fa proprio in piazza Don Gallo. Il 19 maggio è una giornata intera fatta di interventi e discussioni e un pomeriggio di giochi, rivolti a scuole della zona, gruppi scout e adulti per favorire una consapevolezza critica, adatta a tutte le età. "L'ultimo intervento pubblico fatto da Don Gallo prima della sua scomparsa fu durante una manifestazione che aveva lo scopo di impedire l'apertura di una nuova sala da gioco nel ponente cittadino - interviene Marco Malfatto, presidente della Comunità di San Benedetto al Porto - Don Gallo proponeva di affrontare il tema delle dipendenze con realismo, puntando su educazione, prevenzione e legalizzazione. Viviamo l'evidente contraddizione di un doppio standard nella società: l'uso di alcune sostanze è vietato e punito, nonostante milioni di persone le consumino" spiegano gli organizzatori. Il gioco d'azzardo, invece, è legalizzato, pubblicizzato e tassato dallo Stato, anche se crea dipendenza e distrugge le vite di molte persone e famiglie. "Legalizzare non significa incoraggiare, ma togliere potere alle mafie e restituire dignità alle persone - aggiungono -. La legalizzazione del gioco d'azzardo affinché rispetti la dignità delle persone, deve partire da modelli che abbiano l'uomo al centro, non il mero profitto".
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IL COMMENTO
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