Autostrade, Assoutenti: "Usare l'intelligenza artificiale per gestire il numero di Tir"

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Proseguono le reazioni alla proposta per alleggerite il traffico sulle autostrade liguri lanciata dal senatore e membro della commissione Trasporti della XVII Legislatura Maurizio Rossi per risolvere i problemi del traffico. A entrare nel tema è il presidente di Assoutenti Furio Truzzi che analizza nel dettaglio la proposta che si basa sulla necessità di ridurre il numero di mezzi pesanti che transitano lungo le autostrade della Liguria dove sono presenti numerosi cantieri permettendo il passaggio solo a quelli che devono effettivamente fermarsi a scaricare e caricare nei porti e nelle città della Liguria, escludendo chi usa le autostrade liguri come sola strada di percorso. 

Ecco la proposta e le reazioni - Clicca qui

"Quella di Rossi è una proposta seria e concreta, le istituzioni non devono lasciarla cadere nel vuoto - spiega il presidente di Assoutenti Truzzi -. Il numero chiuso soprattutto degli autotreni in autostrada, è un argomento serio: se prendo un traghetto Genova-Palermo dopo un certo numero di Tir si chiude, quindi se prendo un'autostrada nelle condizioni in cui sono quelle della Liguria, dopo un certo numero di mezzi pesanti vanno chiusi i caselli. Oggi con l'intelligenza artificiale e gli algoritmi c'è la possibilità di trovare soluzioni che mettano tutti d'accordo: i cittadini, i camionisti e i concessionari".

Tra le soluzioni al centro della proposta la presenza di indennizzi per chi dovrebbe affrontare tratte autostradali più lunghe passando fuori dalla Liguria. "Questo è uno degli argomenti vincenti perchè poi si parla sempre di indennizzi a cascata - precisa Truzzi -. Noi pensiamo che sia più utile prevenire che curare. Facciamo un esempio per spiegare: se sappiamo che in una certa fascia orario possono passare mille Tir, al 999esimo che passa se ne fa transitare ancora uno e poi si chiude, meglio aspettare fuori dall'autostrada (in zone buffer ndr) che non in coda" conclude il presidente di Assoutenti.

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