Il 22 febbraio 2021 intorno alle 15 un gruppo di operai che stava lavorando alla ristrutturazione di alcuni colombari nel cimitero di Camogli sentì prima un forte rumore e poi il terreno vibrare. A quel punto una parte della parete della falesia precipitò in mare. I defunti caduti furono in tutto 415: 227 salme, 20 ceneri e 168 cassette mentre il crollo coinvolse 387 loculi. Da tempo si stava lavorando alla messa in sicurezza della falesia sottostante, già messa a dura prova dal maltempo e dalla mareggiata avvenuta nell'ottobre 2018. La frana però non si staccò nel punto degli interventi ma a valle della strada provinciale di Camogli. Il recupero iniziò poche ore dopo e durò per settimane, anche a causa del pericolo di nuovi crolli, ma il lavoro più delicato riguardò – tra il dolore dei parenti dei defunti coinvolti - il riconoscimento di centinaia di corpi da identificare prima di tumularli nuovamente. Questo, con il punto sulle operazioni di recupero, è uno dei tanti servizi (gli altri potete trovarli nell'archivio storico) su quel tragico episodio
Sponsorizzate
Venerdì 19 Settembre 2025
A Genova Bolzaneto apre un nuovo punto vendita Ekom
Ultime notizie
- Verso Napoli-Genoa: Vieira ne convoca 25. C’è anche Onana. Nuredini rinnova fino al 2028
- Biker cade a Magliolo, recuperato dall'elicottero e trasportato al Santa Corona
- Pallanuoto, Pro Recco a valanga nell'esordio a Salerno
- Torna "La notte bianca dei bambini" nel sestiere della Maddalena
- 7 ottobre, Mascia (Forza Italia): "Chiedo minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Hamas"
- Lo Spezia non sa più vincere: il Palermo si impone al Picco 2-1
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate