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L'adolescenza? Per Ornano "è come l'esame di anatomia a medicina"
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I figli? Sono in prestito, meglio goderseli il più possibile finché sono con noi, prima di vederli andare via sulle loro gambe. E l'adolescenza è come "l'esame di anatomia nel percorso di laurea in medicina, la devi ancora passare". Così un papà speciale racconta il rapporto con i figli adolescenti a Primocanale: è Antonio Ornano, comico e artista, che di figli ne ha due. Leonardo, 15enne, e Maria, 12enne adottiva e nata in Etiopia. 

"Le femmine sono nettamente più intelligenti, più scaltre, ti mettono molto di più alla prova, mio figlio ha 15 anni, mia figlia 12, sono in una fase della vita in cui mia figlia è avanti 100 km. Ma è bellissimo relazionarsi con entrambe, col maschio condividi il senso dell'umorismo, con la femmina è una sfida continua in senso bello": il rapporto con adolescenza e preadolescenza per Ornano è tutto una (bella) sorpresa, anche con i suoi lati lievi e divertenti.

E se ancora non è tempo di domande impossibili per papà Ornano, "Ci sono delle considerazioni che fanno molto ridere soprattutto da parte di mio figlio che riguardano la sessualità. Lui quando pensa alla sessualità dei suoi genitori la vede come una cosa impossibile alla nostra età, e voglio dire abbiamo 50 anni. E' rimasto sconvolto all'idea che persone adulte potessero ancora viverla".

Di certo i figli adolescenti mettono in luce difficoltà, dubbi e inadeguatezze che ogni genitore si porta dietro: "Navighiamo a vista come genitori e loro non fan altro che sottolineare con l'evidenziatore giallo incoerenze e imbarazzi che puoi provare nel corso della loro educazione. Alle volte mi sento inadeguato come padre, ma penso un po' tutti, l'ideale è scherzarci sopra".

Il consiglio per i papà nel giorno della loro festa? "Godetevela il più possibile, tanto sono in prestito. Manca poco per me e poi li vedrò andare e camminare con le loro gambe. Ho la fortuna di fare un mestiere che mi ha consentito di stargli vicino in tante fasi e questo è stato un dono prezioso, spero di continuare in questo modo. I figli sono in prestito e il compito che abbiamo è dargli più strumenti possibili di modo che vadano avanti da soli".

 

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