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Il celebre virologo imbottigliato sulla A26
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GENOVA - Un'ora e venti per percorrere circa 50 km: è la normalità delle autostrade liguri, schiacciate da anni di incuria a cui si è sostituita una teoria infinita di cantieri. Una normalità a cui nella nostra regione, però, non vogliamo abituarci.

L'ultimo a restare imbottigliato in autostrada è stato il celebre virologo Matteo Bassetti che si è sfogato sulle sue pagine social: "Sono partito alle 17, sono le 18.20 e sono a Masone. Sono sulla A26 ma anche la A7 era intasata. Noi liguri siamo gente ospitale ma sono anni che siamo in questa situazione: mi appello a società Autostrade, vogliamo fare qualcosa"?

Una situazione tipica delle nostre tratte che rende la Liguria diversa dalle altre regioni d'Italia, e Bassetti lo spiega con un esempio efficace: "Ieri ero in viaggio verso Siena ed ero sintonizzato sui 103.3 (la frequenza di Isoradio, la stazione che trasmette notizie sul traffico autostradale, ndr), in sostanza quella radio lavora solo con la Liguria, la maggioranza delle code segnalate erano situate sulla nostra rete".