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Furio Truzzi, presidente onorario di Assoutenti critica la misure e non ha dubbi: "Questi aumenti sono fuori da un qualsiasi senso logico. Da un punto di vista formale c'è stata una forzature del governo. Il Parlamento voti contro"
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LIGURIA - Da una parte il caos cantieri che in questo inizio 2024 ha creato lunghissime code lungo le autostrade della Liguria (leggi qui), dall'altra l'aumento del pedaggio deciso dal governo (leggi qui). Liguri e turisti ancora una volta alle prese con i problemi delle autostrade

Furio Truzzi, presidente onorario di Assoutenti critica la misure e non ha dubbi: "Questi aumenti sono fuori da un qualsiasi senso logico. Da un punto di vista formale c'è stata una forzature del governo con il decreto Milleproroghe nei confronti di tutte le società autostradali anche quelle che non hanno presentato il piano degli interventi che dovrebbe invece giustificare gli aumenti tariffari. E poi c'è l'aspetto dei conti, per le concessionarie anche il 2023 dopo il 2022 è andato alla grande, parliamo in 9 mesi di 800 milioni di euro di profitti, non sembrano bisognosi di ulteriori assistenze che mettano mano ai profitti per portare avanti interventi infrastrutturali".

Il presidente onorario di Assoutenti spiega: "Stiamo parlando di tariffe su strade in concessione. Quando la tariffa presente remunera i costi di produzione e il capitale investito, c'è già un utile che avanza. Con questi aumenti andremo a generare solo ulteriori extraprofitti per le società concessionarie che non mi sembrano ne abbiano bisogno".

Secondo i dati a disposizione infatti Autostrade per l'Italia nei primi sei mesi dell'anno scorso ha fatto registrare oltre 2 miliardi di euro di ricavi. Aspi gestisce il tratto ligure della A7, la A26, la A10 da Genova a Savona e la A12 da Genova fino a Sestri Levante. Sulle tratte di Autofiori passano ogni anno circa 26 milioni di veicoli paganti in A10 e quasi 20 milioni in A6. Nel 2022 il ricavo netto dai pedaggi dei tratti della A6 era stato di poco più di 73 milioni di euro mentre per la A10 si sale a più di 158 milioni di euro con un bilancio anche in questo caso positivo. Per quanto riguarda Salt, il tronco ligure toscano al 2022 i ricavi della gestione autostradale sono stati pari a 196 milioni di euro, la maggior parte derivante dai pedaggi: quasi 190 milioni di euro.

La Liguria poi da anni vive l'incubo dei cantieri. Anche su questo punto il presidente onorario di Assoutenti Truzzi sottolinea come ci siano due aspetti da considerare: "Uno generale che riguarda tutta Italia e l'altro particolare che fa riferimento alla Liguria, qui serve un'attenzione più alta agli interessi degli utenti".

Truzzi poi attacca anche la misura del cashback introdotta da Autostrade per l'Italia per restituire parte del pedaggio a quegli utenti delle autostrade rimasti a lungo in coda a causa dei disservizi. Un sistema non immediato che prevede l'attivazione da parte degli stessi utenti di un serie di procedure. "Francamente da consumatore preferirei prevenire invece che curare. Il rimborso dovrebbe essere automatico (al casello ndr) senza la necessità di dover attivare il cashback".

L'aumento dei pedaggi scontenta un po' tutti insomma. E allora ecco l'appello da parte del presidente onorario di Assoutenti al Parlamento di "non votare a favore di questa misura voluta dal governo". Essendo un atto governativo infatti l'aumento è scattato dal primo gennaio 2024, il Parlamento poi dovrà validare con il suo voto la misura.