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A Genova, a Palazzo Ducale, la cerimonia ufficiale
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GENOVA-Genova e la Liguria celebrano il Giorno della Memoria. Tante le iniziative in tutta le città della regione per non dimenticare la tragedia della deportazione degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, da Ponente a Levante, in tutte le cittadine della Liguria colpite dalle deportazioni. 

A Genova, a Palazzo Ducale, la cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Marco Bucci, l'assessore regionale Ilaria Cavo e il prefetto di Renato Franceschelli.  "Questa è l’unica ricorrenza civile comune a tutti i paesi dell’Unione Europea per mostrare coi fatti i principi su cui si fonda l’Europa unita: quello che quasi ottant’anni fa ci hanno insegnato le vittime innocenti, gli ebrei, i resistenti, i giusti che hanno salvato vite vite di ebrei come di non ebrei." Spiega Anna Foa, storica, esperta in ambito nazionale di storia dell'ebraismo e docente a La Sapienza di Roma.

La Liguria si stringe per non dimenticare. "Non c'è futuro senza ricordo - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - nella Giornata della Memoria ricordiamo le vittime dell'Olocausto per aprire gli occhi sul presente e tenere alta l'attenzione sui fenomeni di discriminazione che purtroppo ancora ci circondano. Odio, ignoranza, pregiudizi e indifferenza restano i nemici più pericolosi del nostro presente".

Fondamentale per i giovani sentire le parole di chi è sopravvissuto per focalizzare questa realtà storica, spiega Ilaria Cavo, assessore alla formazione della Regione Liguria: "I ragazzi vengono colpiti da momenti di testimonianza come questi per dire che non ci si deve voltare dall’altra parte." Forti anche le parole del sindaco di Genova Marco Bucci: "Non c’è futuro senza memoria e questo è il segnale che vogliamo mandare. Ricordare il passato in un momento come questo in cui costruiamo il piano per le future generazioni". 

Il genovese deportato a Buchenwald: "Ricordo più bello le Ss in fuga"-LA TESTIMONIANZA

Nel corso della cerimonia premiati gli studenti degli istituti scolastici che hanno partecipato alla XX edizione del concorso nazionale "I giovani ricordano la Shoah" nonché le scuole che nelle precedenti edizioni del concorso hanno dato un contributo particolare, partecipando con assiduità e costanza, con lavori apprezzati dalle Commissioni giudicatrici. Poi la consegna, da parte del prefetto di Genova delle Medaglie d'Onore concesse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai cittadini italiani, militari e civili, e ai familiari dei deceduti, deportati o internati, e destinati al lavoro coatto, per l'economia di guerra. Il riconoscimento è conferito a Eugenio Bisio, Angelo Cordano, Sirio Cuneo, Renato Dianti, Mario Sacchetti e Guido Talamazzi. 

Una giornata che, secondo il prefetto di Genova Renato Franceschelli, non deve essere un "momento sterile di ricordo ma deve rinsaldare tutto quello che rappresenta, soprattutto ai giovani." Anche il presidente della comunità ebraica di Genova, fondatore del centro culturale Primo Levi, l'avvocato Ariel dello Strologo, ha commentato  gli ultimi casi di antisemitismo durante il Giorno della Memoria: "Nonostante il grande lavoro fatto nelle scuole, in tutti questi anni è rimasta l'idea dell'ebreo avido, assetato di soldi, che complotta. I sintomi antisemiti sono tanti e in grande aumento, non ultimo l'episodio di qualche giorno fa in Toscana tra ragazzini".

"Il Giorno della memoria celebra tutti gli anni il ricordo delle vittime dell’Olocausto. Un’occasione per continuare a riflettere su una vicenda che ci riguarda tutti da vicino perché l’atroce follia assassina non si ripeta mai più". Queste le parole del deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture. Anche Cassinelli e Bagnasco, deputati di Forza Italia, esprimono parole di riflessione: "Nel Giorno della Memoria siamo tutti chiamati a riflettere sulle atrocità di cui può essere capace l’uomo e sulle aberrazioni a cui possono condurre ideologie che non riconoscono la dignità di ogni essere umano. Come ha scritto Primo Levi "L'Olocausto è una pagina del libro dell’umanità che non dovremo mai togliere dal segnalibro della memoria’. Una ricorrenza dolorosa e solenne, l’occasione per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto per tutti."

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