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Gli effetti della mareggiata della scorsa settimana. L'assessore Piazze dice che la rimozione spetta ai gestori degli stabilimenti, il portavoce dei balneari Licordari invece sostiene che tocca ai Comuni
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GENOVA -L'ultima violenta mareggiata dello scorso fine settimana ha lasciato le spiagge di Lavagna e di Chiavari piene di tronchi d'alberi, canne e rami di ogni dimensione provenienti dai fiumi a levante del Tigullio.

Per fortuna il massiccio spiaggiamento di vegetazione è arrivato alla fine della stagione balneare, che ufficialmente ha chiuso il 15 settembre, con qualche stabilimento che ha tirato sino a domenica 24. Ma rimane il problema delle battigie invase da tronchi e da altro. Spesso cumuli di rami raccolti dai gestori dei bagni e da volontari e pescatori che presidiano le spiagge libere.

L'assessore al Demanio di Lavagna Enrico Piazze, professione architetto, sostiene che, viste la scarse possibilità economiche dell'amministrazione e che la stagione balneare si è appena conclusa, il Comune valuterà come intervenire nelle spiagge libere, "che sono il 40% del totale delle trenta concessioni, come prevedono le normative, valutando caso per caso e intervenendo solo in caso di reali emergenze".

Una spiegazione che non convince Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Confindustria, "i tronchi in mare possono rappresentare un rischio per la navigazione o per le strutture degli stabilimenti, per questo la rimozione del materiale spiaggiato non può essere compito dei privati".
Licordari aggiunge che lo smaltimento dei tronchi e dei rami può rivelarsi una risorsa perché "con adeguati trattamenti possono essere riciclati in compost, materiale che poi può essere commercializzato".

Il portavoce dei balneari, titolare di un lido a Lavagna, ricorda che gli stabilimenti hanno alle spalle una stagione "molto difficile", segnata anche delle note difficoltà iniziali a trovare il personale, e proseguita a fasi alterne. Ormai - aggiunge Licordari - le stagioni balneari sono sempre più corte, quest'anno si è lavorato quasi solo ad agosto, e non si è purtroppo mai più tornati al livello del 2019, l'anno precovid. Le cifre? E' ancora presto per un riepilogo, ma ci hanno salvato gli  stranieri, mentre gli italiani sembrano aver scelto di fare le vacanze all'estero".

Per la cronaca sabato su un lido alle spalle alla stazione di Lavagna si è spiaggiata anche la carcassa di un cinghiale, poi rimossa dal Comune. Osservando le spiagge salta poi agli occhi che i cumuli più importanti di tronchi e arbusti sono stati accatastati nelle spiagge libere.

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