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Le Regioni: "Via la divisioni delle zone colorate"
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L'Italia fa i conti con il picco della quarta ondata Covid. Regioni e Governo si stanno confrontando su alcuni temi centrali utili al contenimento della pandemia: dalle quarantene al nuovo conteggio dei casi Covid passando fino alla rivalutazione del sistema dei colori.

Dalle Regioni la voce forte e unita: "Le fasce colorate non servono più". Ipotesi di cancellazione che nelle stanze di Palazzo Chigi viene presa in considerazione. Dal ministero della Salute arriva la conferma che si sta ragionando in questa direzione con solo la zona rossa che potrebbe restare.

Intanto si attende in giornata dal governo la lista dettagliata delle realtà in cui non sarà richiesto il super green pass. Un lungo discorso tra ministeri per decidere quale linea tenere. Alla fine saranno poche le esenzioni. Una nuova stretta per contrastare la diffusione del virus.

Nella lista che verrà stilata dal Governo dove si potrà continuare a entrare senza super green pass (quello rilasciato a guariti o vaccinati completi) e senza ci saranno molto probabilmente gli alimentari, i supermercati, gli ipermercati, le farmacie e parafarmacie, i benzinai, i negozi di carburante per il riscaldamento, negozi per articoli per animali, gli ottici, i mercati all'aperto, ambulanti ed edicole all'aperto. Una serie di attività ritenute fondamentali per la persona e quindi garantite. Discorso diverso per le tabaccherie dove si va verso l'ingresso concesso solo a chi possiede il green pass (base o super che sia). Misura che entrerà in vigore a partire dal 1° febbraio.  

Intanto secondo l'ultimo Dpcm che ha introdotto l'obbligo vaccinale per gli Over 50 da oggi, giovedì 20 gennaio, diventa operativa la norma che impone il Green pass semplice (tampone o una dose di vaccino) a chi va dal parrucchiere, dall'estetista e dal barbiere. 

Sara Piazze, responsabile Cna benessere Genova spiega cosa cambia e come è stata accolta la misura. "Era un provvedimento che ci aspettavamo, gran parte della categoria ha accettato questa misura. E' visto come un provvedimento necessario se utile a prevenire ulteriori chiusure che hanno già presentato il conto in passato mesi fa. Abbiamo informato per tempo gli associati e abbiamo preparato una cartellonistica ad hoc anche per i clienti".