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Il partigiano "Giotto" Giordano Bruschi, "non dimentichiamo. Al posto di Mattarella? Amato o Gentiloni"
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GENOVA-Undici partigiani prigionieri nelle carceri Genova vennero illusi di tornare a casa e uccisi con un colpo alla nuca dalle Brigate Nere che per fargli credere che sarebbero davvero tornati a casa gli avevano in tasca una mela e un panino.

E' l'eccidio del Panino e della Mela, il più vile messo a segno dalle brigate nere nel 1945, pochi mesi prima della Liberazione.

A raccontarlo davanti al carcere di Marassi è Giordano Bruschi, 95 anni, il partigiano Giotto, giornalista, scrittore, sindacalista e tante altre cose ancora, che grazie alle sua formidabile memoria passa il tempo a raccontare le storie della Resistenza nelle scuole.
"Abbiamo il dovere di non dimenticare perché il fascismo esiste ancora".
Bruschi alla domanda di chi voterebbe come presidente della Repubblica al posto di Sergio Mattarella dice: "Servono una personalità con i valori della Resistenza, penso a Gentiloni o Amato".

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