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Non parliamo di certo di una situazione analoga agli Stati Uniti, dove il prezzo delle uova sta schizzando alle stelle, secondo un recente articolo del New York Times negli ultimi mesi è aumentato del 60%, ma comunque l'impatto c'è e si sente
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GENOVA - La produzione delle uova, ottima fonte di proteine e grassi 'buoni' è tra le più colpite dal terribile mix di crisi energetica e rincari delle materie prime.

A fotografare la situazione ai microfoni di Primocanale è Silvana Ferro, proprietaria di una azienda agricola avicola. La differenza del comparto rispetto ad altri mondi come quello della carne o delle verdure, sta nella domanda, in calo da tempo ormai.

"Anche noi, come tutti, abbiamo subito gli aumenti di questo ultimo anno, anno e mezzo - spiega Ferro -. Purtroppo le materie prime hanno raggiunto prezzi stellari, soprattutto il grano, le granaglie e i mangimi che sono aumentati del 45%".

Non parliamo di certo di una situazione analoga agli Stati Uniti, dove il prezzo delle uova sta schizzando alle stelle, secondo un recente articolo del New York Times negli ultimi mesi è aumentato del 60%, ma comunque l'impatto c'è. Ma i produttori di uova hanno deciso di non pesare troppo sul consumatore: "Chiaramente abbiamo cercato di ritoccare un po' i prezzi per il consumatore, alzando il costo del pacco da 6 o da 12, ma non abbiamo certamente recuperato gli extra costi che abbiamo avuto nell'ultimo periodo".

Sono proprio gli allevatori di galline a scegliere di ammortizzare quei trenta centesimi in più che andrebbero a coprire le spese extra: "Su aumenti del 40% abbiamo aumentato il prezzo di solo il 10%".