Attualità

Ridotta l'ordinanza di diveto uso acqua per fini alimentari a Taggia. Persiste in alcune aree collinari di Sanremo.
1 minuto e 19 secondi di lettura

Prime buone notizie per la popolazione di Taggia e comuni del ponente ligure, interessati dall'inquinamento delle acque potabili con il divieto, soprattutto nei comuni di Taggia e di Sanremo, di usare l'acqua per fini alimentari iniziato già nel fine settimana.

Come racconta a Primocanale l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, "Il Comune di Arma di Taggia ha potuto limitare l'ordinanza di sabato scorso. Gli esiti dei campionamenti hanno confermato che nei pozzi inquinati c'è ancora il solvente ma hanno anche evidenziato dati negativi, che hanno consentito al sindaco di limitare l'ordinanza a una porzione del comune".

"Rimane vincolata la parte collinare del comune di Sanremo dove è stato trovato seppur in quantitativi minori lo stesso solvente presente nei pozzi". Due dunque, su 24 rilievi, quelli positivi.

"Tutti gli altri campionamenti - erano 24 in tutto - hanno dato esito negativo. I comuni limitrofi continuano la vita normale, è escluso che il solvente si sia propagato anche in altre reti e pozzi".

"Deve essere il primo caso al mondo in cui questo solvente si trova nella rete idrica", conferma l'assessore. "Studi americani valutano questa possibilità, chi sta studiando il caso conferma che non ci siano notizia su rischi relativi a questo solvente perché non è mai accaduto, Ovviamente questo solvente presenta invece rischi ambientali".

Nella riunione del pomeriggio - prevista alle ore 16 a Imperia in Prefettura - si deciderà se fare nuovi campionamenti. "Dobbiamo lavorare alle cause del problema e provare ad affrontarlo strutturalmente. Salvo che non si tratti di atto doloso, in quel caso sarà necessario il lavoro dei magistrati", conclude Giampedrone.

 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 13 Marzo 2023

Inquinamento acqua Taggia, torna potabile a nord del cimitero

Il sindaco Conio: "Sto per firmare l'ordinanza che prevede il perdurare del divieto su tutta la porzione di territorio a valle del cimitero e nelle regioni di Periane, Colli, Sorini, Batexe, Sette Monti, Corneo e Bezzi"