
GENOVA - Si è svolta ieri presso la sede di Morego dell’Istituto Italiano di Tecnologia una partecipata assemblea del personale dove sono state riassunte le ultime iniziative ed è stato confermato lo stato di agitazione. La grande partecipazione allo sciopero del dicembre scorso, l'azione sindacale e politica nei confronti del Prefetto di Genova, del consiglio regionale della Liguria, del parlamento italiano attraverso un'interpellanza rivolta ai ministeri vigilanti la Fondazione Iit (Mef e Mur) affinché l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova applichi un contratto collettivo di lavoro ai propri dipendenti a tempo indeterminato, non ha sortito al momento reazioni di sorta da parte dell'Azienda.
"L'Istituto Italiano di Tecnologia infatti, è una vera eccellenza della ricerca a livello nazionale: si tratta di una fondazione privata finanziata dallo Stato e vigilata dai ministeri dell'Economia e dell'Università e della ricerca, sottoposto al controllo della Corte dei Conti. La sua sede centrale è a Genova Morego e dispone di altri undici centri sparsi per l'Italia. Lo staff dell'Iit è formato da circa 1900 persone provenienti da 70 Paesi con un'età media di appena 35 anni. Nella struttura è forte l'attenzione alla questione di 'genere' e più del 40% del personale è composto da donne - si legge nella nota di Flc Cgil, Usb, rappresentanti dei dipendenti -. Ciò dimostra ancora una volta l'insensibilità della Fondazione rispetto alle problematiche più volte sottolineate dai dipendenti. A fronte di tale incomprensibile atteggiamento è stato confermato lo stato di agitazione del personale. Se la Fondazione Iit non rivedrà la propria posizione di assoluta e incomprensibile chiusura, verrà indetta una giornata di sciopero di 8 ore da proclamare entro il mese di febbraio".
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