
GENOVA - Cinquemila persone, anziani soli, senza fissa dimora, profughi ucraini ma anche detenuti e fragili. Tutti a tavola in diverse sedi del territorio genovese, oltre 5.300 pacchi con doni personalizzati e la spesa per fare il pranzo di Natale in famiglia, 23 mila persone contattate. E al lavoro 1200 volontari e altrettante persone che si sono messe a disposizione della Comunità di Sant'Egidio per il tradizionale pranzo di Natale a favore degli ultimi giunto proprio oggi alla sua 40esima edizione.
Il menù della festa è quello della tradizione italiana servito a tavola dai volontari che da giorni si preparano all'evento. Nella basilica dell'Annunziata anche monsignor Tasca, arcivescovo di Genova e il sindaco di Genova Marco Bucci.
"Questo pranzo ormai è una tradizione - ha detto Bucci -.: Sant'Egidio ci mostra che Genova può e deve essere una città ancora più accogliente".
Monsignor Tasca ha ricordato che "il Natale non può essere una festa solo per alcuni. Deve essere una festa per tutti, come avviene oggi con la Comunità di Sant'Egidio".
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