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Circa 150 personaggi che si muovono in oltre 80 metri quadrati di presepe
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GENOVA - Un viaggio nei presepi al museo dei Cappuccini, nel cuore di Genova, che per le festività natalizie si veste a festa e raccoglie cinque rappresentazioni, tutte diverse.

Fiore all'occhiello della mostra il presepe meccanico di Franco Curti, oltre 80 metri quadrati e uno dei più antichi d'Italia. Costruito negli anni '30 ancora oggi possiede tutti i meccanismi originali ed è alimentato da un motore collegato a una ruota di bicicletta mentre il movimento è portato da vecchie cinghie di cuoio recuperate dalle macchine da cucire a pedale del tempo.

A raccontarlo a Primocanale è Luca Piccardo, curatore della mostra che ogni anno, insieme ai suoi colleghi rimonta il presepe nel salone del museo.

"L'artigiano che lo ha realizzato si chiamava Franco Curti, di professione rilegatore ma appassionato di movimenti meccanici e presepi. Il paesaggio rappresenta Betlemme Gerusalemme e Betania al tempo di Gesù ed è pieno di particolari: pensate che sono presenti decine di antichi mestieri e ci sono circa 150 figure in movimento".

Centinaia i visitatori ogni anno tra famiglie, scuole e appassionati ma non solo per il presepe meccanico: in un'altra sala del museo si possono infatti trovare altri tre presepi, tutti diversi. Dal più piccolo, che racconta della particolare tradizione ligure dei "macachi". Un termine 'simpatico' per le statuine in terracotta di Albisola dato dagli artisti della ceramica savonese per prendere in giro la tradizione popolare, che veniva fatta dalle signore che lavoravano nelle fabbriche.

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"Le statuine hanno lineamenti buffi e sono molto colorate, ma hanno avuto una grande fortuna - spiega Piccardo -: infatti ancora oggi sono molto ricercate, in quanto ebbero successo nelle case dei liguri che non avevano spazio a disposizione per quelle più grandi dei famosi artisti della ceramica". 

Tra le mura del museo anche uno spaccato della moda ligure con le statuine di Anton Maria Maragliano: "Molte risalgono al 1700, alcune sono del Navone, un seguace del Maragliano, e mostrano quali erano gli abiti del periodo". Poi la rappresentazione più recente che raffigura un borgo ligure degli anni '50: centinaia i dettagli fatti completamente a mano.

Un viaggio nella storia della tradizione ligure che torna anche quest'anno con una novità, il "passaporto" dei presepi: una card da timbrare durante ogni visita alle chiese dei Frati Cappuccini dove, a partire dalla notte di Natale, verranno allestiti altri cinque presepi: finito 'il giro' si potrà così ricevere un piccolo regalino.

 

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