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GENOVA - Sono 630 i milioni di euro messi a disposizione per la Liguria dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, più di quelli che la Regione avrebbe dovuto ottenere nel 2021 quando sarebbe dovuto partire il piano. Ora però i soldi sono arrivati e si può pianificare lo sviluppo della Liguria da qui al 2027: "Continueremo a operare in coerenza con quanto abbiamo fatto fino adesso - spiega Andrea Benveduti, assessore Sviluppo Economico Regione Liguria -, chiaramente adattandoci a seconda dei casi agli aumenti contingenti ma sempre su linee di un ragionevole sviluppo economico".

Linee guida che sono già state definite: 127 milioni per la ricerca e lo sviluppo delle competenze, 45 milioni per la digitalizzazione, 218 milioni a sostegno degli investimenti produttivi e dell’accesso al credito, 159 milioni per l’efficienza energetica e le rinnovabili, 30 milioni per l’economia circolare e 50 milioni per lo sviluppo delle comunità territoriali. Per far sì che tutte le imprese riescano a cogliere quest'opportunità sarà fondamentale il lavoro di coordinamento effettuato da Camera di Commercio: "La cosa più importante è quell’animazione economica nel far sapere alle imprese delle opportunità del territorio, della regione e dei bandi europei - - dichiara Maurizio Caviglia, segretario generale Camera di Commercio - ma contemporaneamente anche fare tutta un’attività di supporto per individuare quali sono i migliori modi per far sì che i bandi possano rispondere in modo più puntuale alle esigenze delle imprese".

Non ci sono solo gli aspetti economici ma anche quelli sociali: lo sviluppo deve essere compatibile col territorio. "Quando si parla di logistica bisogna vedere chi la fa e chi la subisce - spiega il Vice Ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi -. Riuscire a mettere questi due aspetti in un piano di riqualificazione complessiva e di rilancio di un nodo fondamentale per il traffico marittimo europeo che è quello di Genova vuol dire ridare capacità alla città e al territorio di essere accogliente, di poter soddisfare le esigenze delle giovani generazioni che sono qualità di vita elevata e possibilità di trovare impieghi adeguatamente retribuiti".

"Siamo nel gruppo di testa delle Regioni che hanno già chiuso gli accordi a livello europeo sia per quanto riguarda i fondi Fesr sia per il Fondo sociale: ora la necessità è utilizzarli rapidamente - dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Tra le priorità spiccano ovviamente i temi energetici, l’incrementare le dimensioni della piccola e piccolissima impresa ligure, ma anche migliorare la qualità dell’offerta turistica, dato che per la prima volta il Fondo europeo di sviluppo regionale riguarda anche un settore strategico per l’economia ligure come quello turistico. Tra le priorità c'è anche una sempre maggiore sinergia tra le politiche attive del lavoro, la formazione del personale, gli aiuti alle imprese: sono queste sono le vere chiavi per far ripartire il Paese".