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Il rapporto della Caritas svela un'incremento della povertà giovanile, avvio alle iniziative per aiutare a fronteggiare l'inverno
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GENOVA - "C'è un'indice che ci dice che tra le famiglie che vivono nella soglia di povertà si riscontra una 'trasmissione' della povertà stessa, i ragazzi che vivono all'interno di queste famiglie sono più soggetti ad avere un futuro precario".

A parlare è Giuseppe Armas, direttore della Caritas di Genova, che, ai microfoni di Primocanale, svela che il rapporto di Caritas nazionale ha registrato un incremento della povertà con dati preoccupanti nei riguardi dei giovani, segnati probabilmente dal periodo della pandemia che ha generato un'aumento delle difficoltà dell'educazione e sottolineato il problema dell'inserimento lavorativo.

"Occorre prendere in mano la situazione e cercare di invertire la tendenza molto rapidamente - spiega Armas - al problema giovanile si aggiungono le situazioni stabili di povertà che si aggravano a causa del problema del caro bollette, delle utenze che in questo periodo stanno crescendo e generano ulteriore difficoltà alla fascia di popolazione che già vive in situazioni di precarietà".

I direttore afferma che già nel 2021 si sono registrati degli aumenti nelle richieste di aiuto e ad oggi si aspetta un'ulteriore incremento: "Per questo motivo durante la giornata mondiale del povero, il prossimo 13 novembre, faremo una colletta per potenziare i centri di ascolto e di risposte a questo fenomeno".

Inoltre, è in arrivo l'inverno. Nonostante le recenti temperature miti bisogna però guardare con attenzione il periodo invernale. Come ogni anno Caritas in questo periodo promuove un'iniziativa di raccolta straordinaria di indumenti pesanti per aiutare le persone senza fissa dimora a traguardare il periodo invernale (LEGGI QUI). Inoltre, nello stesso periodo la Caritas Diocesana amplierà il servizio dei dormitori mettendo a disposizione anche una parte del seminario diocesano.

"Quest'anno si aggiunge un abbinamento che è già esistente tra noi e la comunità ucraina. Nel corso di questi mesi si è sviluppata una fortissima solidarietà, ci è sembrato naturale in questo momento riconoscere che esistono dei poveri qui a Genova ma, per motivi diversi, esistono anche persone in Ucraina che rischiano di vivere questo momento invernale con grandissime difficoltà perché non hanno più l'abitazione, perché non possono riscaldarsi - conclude Armas -. Ci è sembrato giuso, in questo rapporto di vicinanza e solidarietà che si è creato tra di noi e la comunità ucraina presente a Genova, abbinare in questo momento anche una raccolta per la comunità di Odessa, gemellata con la nostra città".

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