SAVONA - Uno strumento tecnico al servizio dei decisori, pubblici e privati, per dare a Savona un nuovo destino: è il rapporto realizzato dalla fondazione De Mari assieme al Censis, presentato questo martedì alla sala Sibilla al Priamar.
"Abbiamo voluto realizzare un documento che contenesse tutti i dati più significativi della città - spiega Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari - per questo ci siamo avvalsi di un partner di fama nazionale come il Censis. Emerge un quadro che è al contempo preoccupante e stimolante. I dati sulla demografia e sul reddito pro capite dimostrano che Savona sta invecchiando, si sta spopolando e sta perdendo reddito: al tempo stesso - continua il presidente - troviamo molti spunti positivi. Il porto, l’università e un ritrovato dinamismo nonostante la situazione difficile, dopo il Covid e nel mezzo di una pesante crisi internazionale".
"Non venivo a Savona da circa dieci anni e, sebbene i dati che abbiamo raccolto siano di per sé poco incoraggianti devo dire che ho trovato una città molto cambiata", dice il presidente del Censis Giuseppe De Rita. "Questo territorio - prosegue - deve puntare su due direttrici: quella logistico-portuale, per la quale sono necessari forti interventi infrastrutturali e quella turistica, dandosi una vocazione e attirando il maggior numero possibile di visitatori. Il comprensorio savonese non si vende da solo, va proposto e stimolato, solo così possono aumentare significativamente i visitatori".
Il rapporto della fondazione De Mari-Censis è ora a disposizione di tutti: quella di oggi è dunque solo la prima tappa di un percorso di maggiore consapevolezza e scientificità nello sviluppo dell’economia locale e nella ricerca del benessere degli abitanti.

IL COMMENTO
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