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I sindaci della provincia di Savona corrono ai ripari, sul tavolo una nuova ordinanza per razionare l'acqua
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SAVONA-La siccità ha allungato le sue mani anche nell'entroterra savonese mettendo in allarme i comuni del comprensorio valbormidese e dell'entroterra ingauno. 


A Osiglia, dove il lago mostra le sue ferite dove prima c'era l'acqua, anche gli anziani faticano a ricordare un periodo di magra come quello del 2022. "Questo inverno non sono scesi nemmeno trenta centimetri di neve", spiega la sindaca Paola Scarzella ai microfoni di Primocanale, "temperature inusuali per il nostro territorio". 

Attualmente sono circa 7 i milioni di metri cubi d'acqua nel bacino del lago di Osiglia su una capienza totale di 13 milioni. Il colpo d'occhio conferma i dati trasmessi da Tirreno Power, gestore dell'impianto: oltre 7 metri in meno rispetto alla media degli scorsi anni nel periodo tra gennaio e giugno. 

"Considerando il bacino idrografico del fiume Bormida siamo al 50% di afflusso atteso nei primi sei mesi dell'anno. Nell'ultimo ventennio questa ondata di siccità è seconda solo a quella del 2003, ma siamo solo a giugno e dobbiamo affrontare luglio e agosto, per questo siamo molto preoccupati. Sappiamo che le previsioni non sono dalla nostra parte", commenta Paola Moretti, responsabile dighe della società Tirreno Power. "È stato un annus horribilis per la nostra produzione (Tirreno Power ndr.), i dati dei primi sei mesi del 2022 indicano il 10% della produzione media decennale per gli impianti sul Bormida, mentre su tutta la regione siamo intorno al 24% della media decennale. Il livello è sceso senza alcun tipo di intervento perché non deriviamo dal novembre 2021 e questo sottolinea l'impatto che la mancanza di precipitazioni ha su tutto il territorio", aggiunge Moretti. 

Il parco idroelettrico di Tirreno Power è composto da 7 dighe in tutta la Liguria: Giacopiane, Pian Sapeio, Zolezzi, Valla, Osiglia, Ortiglieto e Santa Maria del Taro.

Nel frattempo il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri è in contatto con i sindaci dell'entroterra ingauno e valbormidese che spingono per una soluzione uniforme. "Oggi durante il Consiglio Provinciale chiederò di riunire una assemblea dei sindaci con ordine del giorno la crisi idrica. Qualche mese fa avevamo ipotizzato uno scenario di questo tipo e purtroppo si è concretizzato", spiega il presidente Olivieri che, come sindaco di Calizzano, ha già emanato una ordinanza comunale per limitare l'utilizzo dell'acqua potabile al solo uso domestico.

"Le ricadute negative sul territorio passano dall'aspetto turistico a quello della produzione agricola. Un esempio su tutti è l'impossibilità di effettuare gare di canottaggio, fiore all'occhiello per Osiglia, perché manca la metratura", spiega Scarzella. 

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