"Nel 2026 ci sarà con ogni probabilità un nuovo bando e, quando ci sarà, noi concorreremo con un nuovo progetto per la Val Bisagno" così in consiglio comunale a Palazzo Tursi la sindaca di Genova Silvia Salis annuncia che verrà presentato un nuovo progetto per la mobilità in Val Bisagno dopo lo stop dello skymetro definito dalla giunta "non cantierabile entro i tempi previsti di fine anno".
La questione legata al progetto dello skymetro per la Val Bisagno è arrivata in consiglio comunale a Genova e ha acceso gli animi di opposizione e maggioranza. L'ex vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi ha chiesto alla sindaca che "l’amministrazione assuma una posizione chiara e definitiva circa la volontà di proseguire o meno nell’attuazione del progetto Skymetro".
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In aula una vera e propria bagarre tra opposizione e maggioranza. La sindaca ha spiegato che i colloqui con il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini sono in corso: "appena sarà possibile incontrerò Salvini", al momento lontano dall'Italia prima per impegni all'expo di Osaka in Giappone e poi in Cina per altri impegni istituzionali. Per quanto riguarda i 19 milioni che il Comune dovrebbe restituire al ministero, la giunta chiederà allo stesso ministero dei Trasporti di congelare la restituzione in attesa della partecipazione al nuovo bando.
"Nel mentre - ha aggiunto la sindaca Salis - sto già sondando tecnici nazionali e, nel caso non fossero disponibili tecnici internazionali, per integrare il sistema dell'asse della Val Bisagno con un nuovo sistema di mobilità per avere una risposta immediata. Sappiamo quali sono i punti critici della Val Bisagno e li presenteremo ai tecnici, ricordo che il progetto dello skymetro aveva tempi lunghi". Dunque un doppio piano: prima una risposta immediata legata alla mobilità già esistente, poi la partecipazione al nuovo bando previsto per l'anno prossimo. Salis ha ricordato anche come le elezioni abbiano portato il centrodestra a perdere in entrambi i municipi della Val Bisagno.
La discussione in aula rossa
Piciocchi in aula rossa però è tornato sul fatto che il percorso per l'opera originale fosse ancora possibile, come precisato anche dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi a Primocanale, andando a sfruttare le risorse di un nuovo fondo a cui i Comuni con progetti in corso possono accedere. "Il tema di fondo è che non volete fare lo skymetro e ve ne dovete prendere le responsabilità politiche, amministrative e giuridiche", attacca Piciocchi.
Marco Mesmaeker del M5s invece punta il dito sul Governo: "La lettura politica è che il ministero dei Trasporti sta ricattando il Comune di Genova". "La città di Genova ha speso 19 milioni di soldi pubblici per realizzare l'irrealizzabile", ha dichiarato Francesca Ghio, capogruppo di Avs. Lorenzo Pellerano (Noi Moderati, Orgoglio Liguria): "I cittadini genovesi devono sapere che non è possibile ripartire da zero con un progetto nuovo, non si può sempre tornare indietro" e ancora, per l'opposizione, l'intervento di Sergio Gambino, passato al gruppo Misto: "Salis ha sempre saputo che non era possibile mantenere i 400 milioni del ministero per un progetto che non fosse Skymetro, l'unico fattibile. Ricordiamo che nel 2011 è stato avviato l'iter per una tramvia in Val Bisagno costato 3 milioni, dov'è finito quel progetto? Questa è la dimostrazione dell'incapacità del centrosinistra di portare un progetto a casa".
Critici i consiglieri della Lega al Comune di Genova Alessio Bevilacqua e Paola Bordilli sulla scelta della giunta di nominare un consulente esterno per potenziare l’Asse di forza della mobilità in Val Bisagno: "Questo porterebbe a togliere altri parcheggi al territorio. Un forte disagio per i residenti più che una ‘soluzione’, peraltro annunciata dal vicesindaco a mezzo stampa e non durante il dibattito sullo Skymetro in aula consiliare. Noi siamo pronti a fare le barricate".

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