
Sugli investimenti nei forni elettrici per l'ex Ilva "la prima scelta spetta a Taranto per motivi morali, storici, ma anche economici, produttivi, occupazionali". Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine del tavolo sull'ex Ilva indicando l'intenzione di realizzare tre forni elettrici nella città pugliese. "Poi potremo valutare insieme", aggiunge, "se sarà utile e necessario creare le condizioni" perchè si possa "eventualmente realizzare un forno elettrico per Genova e gli stabilimenti del Nord".
Ieri a Roma è andata in scena una riunione a oltranza al ministero del Made in Italy. Sul tavolo c'è l’accordo di programma per la nuova autorizzazione ambientale e sanitaria Aia, necessaria per proseguire nel percorso di conversione ambientale e garantire la produttività. Al momento a disposizione 200 milioni di euro che però non sono ritenuti sufficienti. Da quanto verrà deciso per Taranto dipende il futuro dello stabilimento di Genova Cornigliano che vede impiegati oltre 800 lavoratori.
Le parti hanno deciso di rivedersi il prossimo 15 luglio. "Senza l'accordo - spiega il governatore pugliese Emiliano - rischieremo di avere da parte del ministero dell'Ambiente l'autorizzazione degli impianti così come sono adesso senza avere la garanzia della decarbonizzazione"
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