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Alla marcia hanno preso parte due cortei: il primo è partito dai giardini Pavanello di Sampierdarena, mentre il secondo dalla scuola Ariosto di Certosa. I due gruppi si sono poi incontrati simbolicamente alla Radura della Memoria
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di Chiara Orru'

“Stop Wars Now!” è stato lo slogan che ha aperto la marcia per la pace, che questa mattina, martedì 3 giugno, ha attraversato le vie di Sampierdarena e Certosa fino a raggiungere la Radura della Memoria. Hanno partecipato centinaia di persone, tra bambini, genitori e insegnanti, che hanno sfilato per le strade di Genova portando cartelli, cantando e invocando la pace. Alla marcia hanno preso parte due cortei: il primo è partito dai giardini Pavanello di Sampierdarena, mentre il secondo ha avuto inizio dalla scuola Ariosto di Certosa. I due gruppi si sono poi incontrati simbolicamente alla Radura della Memoria.

Una marcia all'insegna dell'inclusione

Tra cartelli colorati e cori entusiasti, i bambini hanno lanciato un messaggio chiaro e potente: “Stop Wars”, si leggeva su molti striscioni, accompagnato da slogan altrettanto significativi come “Quando apro le braccia i muri cadono” e “Fermiamo la guerra”. Un inno collettivo di speranza all'insegna dell'inclusione. Questa iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è stata organizzata dall’associazione solidale Firpo, con il patrocinio e il contributo finanziario del Municipio Centro Ovest. Hanno aderito numerose scuole dell’infanzia, tra cui Firpo, Arcobaleno, Bacigalupo, Mazzini, Govi, Ariosto, Guido Rossa, Girandola di Mirko e Villa Dufour, il nido Mongolfiera e le scuole primarie Cantore e Ariosto. 

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