Le concessioni balneari sono prorogate fino al settembre 2027 ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo 2028. E' quanto prevede la bozza del decreto contenente "Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative e sportive". Nel caso di un nuovo concessionario, il concessionario uscente avrà "diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante".
"Si tratta di una misura totalmente inefficace - spiega Stefano Salvetti, segretario Adiconsum Genova - dal 2010 bisogna andare a gara, hanno giocato di sponda balneari e politica e le cose sono andate così. Porre un indennizzo a carico del subentrante non è legittimo, disincentiva il nuovo concorrente che deve fare un investimento dovendo pagare che deve fare a sua volta un investimento pagando cifre irrisorie. Per questo siamo a favore della Bolkestein, siamo a favore della concorrenza. Dal 2023 le concessioni sono scadute, addirittura i comuni potrebbero gestire in proprio le spiagge, Chiediamo che almeno il 50% per cento siano liberi, il resto con gare, senza esclusioni e strutture moderne e accessibili".
 
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