
GENOVA - Dal Comune di Genova arriva la rassicurazione: "Non pretenderemo dai ritardatari né mora né interessi". La questione è quella dei ritardi delle bollette della Tari per circa 2mila contribuenti genovesi. Una problematica emersa a fine anno quando gli uffici postali cittadini sono stati 'presi d'assalto' con lunghe code e inevitabili malumori.
Il tema è entrato in consiglio comunale con il consigliere del Pd Claudio Villa che ha chiesto delucidazioni sul perché dei ritardi nella consegna delle bollette. La replica dell'assessore al Bilancio Pietro Piciocchi ha garantito che per tutte quelle persone a cui è stata recapitata in ritardo la bolletta non verrà richiesta né la mora né altri interessi. Il ritardo, spiega Tursi, sarebbe imputabile "al servizio di postalizzazione" e coinvolge circa 2mila utenti.
La Tari è la tassa sui rifiuti. E' istituita a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. Nella bolletta della Tari sono ricompresi il servizio per lo spazzamento, la raccolta, il trasporto, il recupero, il riciclo, il riutilizzo, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
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