Quando uscì, poco dopo le 8 del mattino, c’erano due uomini ad aspettarlo sotto casa. Uno gli sparò un colpo di pistola ad una gamba con una Tokarev calibro 7.62, in uso alle forze armate dei Paesi dell'Est, fratturandogli la tibia. Era il 7 maggio del 2012 e vittima dell’attentato fu il 54enne Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. I criminali fuggirono su una moto che poi venne ritrovata nei pressi della stazione Brignole. Quattro giorni dopo la rivendicazione da parte della Federazione Anarchico Informale con un comunicato spedito da Genova alla sede del ‘Corriere della Sera’ di Milano. I responsabili - Nicola Gay, 44 anni e Alfredo Costito, 46 – vennero fermati in seguito grazie ad una minuziosa osservazione dei filmati delle videocamere collocate nella zona dove avevano abbandonato lo scooter usato per l'agguato. I due, infatti, avviandosi a piedi alla stazione, si erano tolti il casco. La loro identificazione fu possibile perché già noti alle Forze dell’Ordine, entrambi con precedenti per terrorismo nell'ambito di un'inchiesta a Perugia. Il Tribunale di Genova nel novembre 2013 condannò Alfredo Cospito a dieci anni e otto mesi e Nicola Gai a nove anni e quattro mesi. Cliccando qui potete vedere tutti i servizi dell'archivio storico di Primocanale che ricostruiscono la vicenda.
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova inaugurata Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Emergenza migranti, lunedì arriva Humanity 1 alla Spezia con 68 migranti: 16 sono minori
- Pioggia, temporali e vento forte sulla Liguria: da mezzanotte è allerta gialla sul Centro-Levante
- A Brignole la commemorazione dell’omicidio di Luca Venturini e il presidio degli antifascisti
-
Pioggia e vento forte sulla Liguria, inizio settimana con il maltempo: le previsioni
- Poliziotti aggrediti a Savona durante una lite: 36enne arrestato
- Alaskan Malamute stremato dal trekking: elisoccorso per cane e proprietaria
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco