
LIGURIA - "Che la proprietà sia legata all'economia e ne costituisca un elemento essenziale lo confermano i cantieri bloccati per la farsa dei bonus per l'edilizia, concessi da un governo, con molta generosità e, di fatto, abrogati dal governo successivo che, non potendo rendere retroattiva una norma, ne ha impedito l'applicazione limitando la negoziabilità dei crediti di imposta, gettando nella disperazione gli imprenditori che avevano, forse con troppa fiducia, creduto in un'occasione di lavoro che si è rivelata disastrosa, ritrovandosi con i cassetti fiscali pieni di quelli che sono stati definiti “soldi del monopoli”. Lo scrivono in una nota stampa Luca Piga, portavoce politico di A.L.A.C e Paolo Pisana, segretario associazione proprietari Genova Casa Nostra.
"Oggi, quella che doveva essere un'occasione di sviluppo, di affrancamento dal degrado delle periferie e del centro storico, di recupero del patrimonio immobiliare è, al contrario, diventata motivo di ulteriore degrado e fallimento per decine di imprese edili e conseguenti aumenti di prezzi per le necessità manutentive urgenti. Ma i cantieri bloccati non sono l'unico attacco alla proprietà: dall'Europa arriva la richiesta di nuove imposte sulla casa; da qui la revisione degli estimi, l'eliminazione della cedolare secca; queste modifiche porteranno, di fatto, ad un esproprio, in ragione di una tassazione sui redditi calcolata sulle aliquote ordinarie, che non permette la detrazione dei costi, unita alla patrimoniale (IMU) calcolata su, quelli che saranno, i nuovi estimi."
"L'attacco alla proprietà, peraltro, non è un elemento occasionale, ma trae fondamento dalla globalizzazione; in Italia la piccola proprietà è più estesa che negli altri Paesi, e questo rende difficile farla “attrarre” dalla finanza come è avvenuto altrove, per cui si è optato di svuotarla dei suoi contenuti economici. Quello che viene posto, a livello globale, è un attacco alla proprietà quale modello retrogrado, coincidente con una visione riduzionistica e meccanicistica fondata su una giustizia compensativa che ha portato allo sfruttamento delle risorse della terra in conflitto con principi di ecologia profonda. Quindi, quello alla proprietà non è un attacco occasionale, ma trova motivi storici e di evoluzione sistemica verso il globalismo."
"Per questi motivi è intenzione delle nostre associazioni promuovere una grande manifestazione della proprietà, alla quale chiediamo la partecipazione di tutti i movimenti che si definiscano libertari, una manifestazione, a Genova, che è sempre stata la patria della piccola proprietà e che segni l'inizio di un'inversione di tendenza verso la libertà e la tutela dei diritti."
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