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GENOVA - Saranno 319 tra Genova e provincia i contenitori per la raccolta differenziata dei vestiti, dove si potranno gettare non solo vecchi indumenti ma anche scarpe e borse: sarà poi compito dell'associazione Humana People to People Italia, a cui Comune e Amiu hanno affidato la raccolta, destinarli al riciclo, al riutilizzo o al recupero energetico. Humana è già attiva sul territorio genovese grazie allo store Humana Vintage in via San Vincenzo, inaugurato lo scorso luglio, dove vengono venduti vestiti realizzati appunto in stile vintage utilizzando capi riciclati.

Uno dei 219 contenitori che verranno posizionati a Genova è stato inaugurato in piazza Paolo da Novi per presentare il servizio. Il bidone è arancione ed è caratterizzato dal disegno di un cuore affianco ad una maglietta. Nell'ultimo mese sono già stati posizionati numerosi bidoni nei comuni di Cogoleto, Arenzano, Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Serra Riccò, Busalla, Ronco Scrivia, Isola del Cantone, Propata, Rondanina, Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Rovegno, Sant’Olcese, Montoggio, Tiglieto, Mele, Davagna e Recco. 

L’installazione dei contenitori proseguirà nelle prossime settimane nei diversi quartieri di Genova e nei rimanenti comuni del Genovesato dove AMIU svolge i suoi servizi ambientali. 

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GENOVA - Hai sempre desiderato di fare il giornalista? O il videomaker? Ti piacerebbe scoprire come si scrivono gli articoli? Ti incuriosisce il mondo della comunicazione? Oppure "te la cavi bene" su Instagram?

Allora, se stai frequentando il terzo, quarto o quinto anno di una scuola secondaria di secondo grado, devi assolutamente candidarti per questo progetto di Pcto, promosso da Primocanale, in occasione di Orientamenti. Potrai far parte della redazione di Primocanale che per tre giorni, dal 15 al 17 novembre, si trasformerà in Orientamenti News e racconterà, anche attraverso i tuoi occhi, il salone. Avrai la possibilità di scoprire come nasce una trasmissione televisiva, come funziona una diretta, come una notizia possa essere declinata per tutte le diverse piattaforme che la principale emittente locale della Liguria ogni giorno cura. Il progetto, già portato avanti con successo nel 2018 e nel 2019, ha permesso a molti giovani di trovare la propria strada in questo settore, tra chi ha deciso di intraprendere un percorso di studi nell'ambito della comunicazione o nel cinema a chi invece è diventato conduttore radiofonico, montatore, cameramen. E chi invece ha scelto tutt'altro, ma ritenendo comunque questa esperienza un'occasione per arricchire il proprio bagaglio di esperienze. 

Genova, il festival Orientamenti torna a Genova dal 15 al 17 novembre - LEGGI QUI

Stiamo cercando 6 studenti che abbiano soprattutto passione e voglia di mettersi in gioco in uno o più dei seguenti ruoli: collaboratore giornalistico, videomaker, fotografo, montatore, grafico, social media manager. Verranno affiancati dai giovani della redazione di Primocanale che faranno da tutor e potranno permettere loro di realizzare servizi, andare in diretta, creare contenuti sui nostri social. 

GENOVA - Venivano derubate le autobotti con il gasolio in transito sulla autostrada A12 che si fermavano presso una località del Tigullio, nel genovese, e parte del carico veniva trasferita in modo illecito su altri mezzi di proprietà di alcune persone che sono state scoperte dalla Guardia di Finanza e denunciate per furto e sottrazione illecita di gasolio.

È l'esito di una operazione chiamata Fuel Rush e condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Genova con la direzione della Procura della Repubblica di Genova. Quattro persone al momento sono state denunciate. È emerso un traffico illecito di almeno 20mila litri di gasolio che veniva rivenduto a prezzi più bassi di quelli di mercato a ignari consumatori finali. I furti sono avvenuti ai danni di alcune società di trasporti e di logistica in varie regioni, tra cui Toscana e Campania.

Due dei destinatari del provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, titolari di società di commercio al dettaglio di carburante nonché di riparazioni meccaniche di autoveicoli con sedi nel Tigullio, attraverso l'ausilio di altri "collaboratori", accoglievano, presso degli appositi spazi non autorizzati allo stoccaggio di carburante, mezzi pesanti, in transito lungo le tratte liguri e toscane dell' autostrada A12 hanno spiegato i finanzieri.

Da queste autobotti venivano "sottratti" illecitamente, e quindi con il corrispettivo di cifre più vantaggiose di quelle di mercato, importanti quantitativi di gasolio, con strumenti appositamente predisposti, e poi destinati ad un distributore di proprietà di uno dei soggetti coinvolti nello schema criminoso per la successiva rivendita agli ignari consumatori finali. Sono stati sequestrati gli spazi adibiti a deposito, le autobotti e i mezzi utilizzati per trasferire il gasolio rubato.

GENOVA - Un centinaio di commenti al nostro sondaggio, realizzato in collaborazione con Tecné, che chiedeva ai genovesi se un giovane under 30 per trovare un buon lavoro dovesse andare via dalla città o potesse restare. Il dato emerso era abbastanza prevedibile: secondo il 61% dei genovesi, se un under 30 cerca lavoro deve andare fuori Genova. Per vedere se non fosse soltanto una percezione dei nostri intervistati, abbiamo aperto il dibattito su tutti i nostri canali social, trovando risposte analoghe, ma anche diverse voci fuori dal coro. 

In molti hanno commentato via Facebook che bisogna andare non solo via da Genova, ma proprio dall'Italia. Come Davide che conferma: "Io sono da 5 anni via da Genova e dall’Italia, mi spiace dirlo ma fuori al 100% è meglio". E c'è chi vorrebbe tornare, come Guglielmo, all'età di 40 anni, perché le posizioni non sono adeguatamente retribuite economicamente o non si trovano o si cercano persone più giovani: "Mi sembra che sia peggio di quando ero scappato 11 anni fa dall'Italia. Chissà se in pensione riuscirò mai a rientrare... proverò a cercare a Montecarlo", aggiunge amaramente. La retribuzione sembra essere uno dei fattori determinanti, visto che Genova è cara, una delle più care in Italia. Lo ribadisce anche Alessio che controbatte: "Il problema non è trovare lavoro, il problema è sopravvivere. Lavoro se ci si impegna c’è, il problema sono le 'spesucce' obbligatorie: affitto, mangiare, trasporti, imprevisti". Così le famiglie salutano un figlio o due, guardandoli partire per altri paesi. 

Genova per il settimo mese di fila è la città più cara d'Italia - I DATI

E chi si 'accontenta' del Nord Italia, ha comunque stipendi più alti rispetto a quelli che percepirebbe qui. Lo dicono Erminia, che ha un figlio laureato in ingegneria informatica: "tre anni fa a Genova 700€ al mese, mentre a Milano dopo un mese 2.300€ e quindi ha comprato casa a Milano". Ma è dello stesso avviso anche Gianna, che sostiene: "In campo sanitario in Emilia Romagna pagano il doppio che in Liguria". Il tema della retribuzione è quello forse che più mette in allarme le famiglie e i genitori come Maura che puntualizza: "Fuori se non vuole essere sfruttato. Ho due figli, esperienza diretta. Laureati, uno emigrato, l'altra la solita partita Iva. Nessuno fa concorsi, nessuno assume più". E lo stesso refrain viene ribadito da molti, "Genova offre poco e stipendi bassi". Solo percezione dei commentatori di Facebook e Instagram?

https://www.instagram.com/p/CyRYTupIMMs/

Se qualcuno va via perché non vede futuro, altri lo fanno per l'offerta di intrattenimento che altre città possono dare, in altre regioni o all'estero. Ma non è detto che questo poi renda per davvero felici le persone. Ad avere il coraggio di fare questa riflessione è Debora: "Si va via da Genova: ma realmente poi si è felici solo per avere una carriera lavorativa eccellente? La vita non è solo lavoro, avere i propri cari lontani è dura, non respirare il profumo del mare, non sentire il rumore della risacca non vedere il cielo blu come il mare e il verde smeraldo dei nostri monti, non avere un pezzo di focaccia tiepida tra le mani la mattina mentre cammini per andare a lavoro. Sono 5 anni che mi mancano le cose che forse sembrano banali... banali fino a che non ti mancano. Io amo la mia città e il mio sogno è tornare". 

Ma non tutti la pensano così. Alessandro afferma che "a Genova il lavoro c'è. Bisogna iniziare dal basso e piano piano farsi strada. Se si pretendono indeterminato e 1500€ come primo stipendio...". Filippo, invece, rincara con grande ottimismo, dicendo che "di lavoro oggi ce n’è, soprattutto se hai una qualifica. Quindi qualificatevi e mandate cv, una situazione così non si vedeva da almeno 20 anni". E Lorenzo testimonia la controtendenza: "Io sono un foresto e solo a Genova ho trovato 3 lavori, gli altri tre in provincia"