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GENOVA - Un documento con una serie di problematiche legate al turismo a Genova sono state raccolte da Uniti per la Costituzione di Mattia Crucioli. "Il turismo è in forte crescita ed è molto importante ma deve essere un turismo di qualità - spiega Crucioli -. Abbiamo raccolto le testimonianze di chi lavora nel settore e abbiamo racchiuso il tutto in un documento". 

I punti sono diversi e affrontano aspetti precisi di quelle che sono le criticità che gli operatori turistici e i turisti direttamente devono affrontare arrivati in città. "Abbiamo tre tipologie di turisti a Genova - spiega Stefano Villa, responsabile del turismo di Uniti per la Costituzione -. Abbiamo i crocieristi, abbiamo quelli che arrivano attraverso agenzie di viaggio o tour operator e infine abbiamo gli autonomi".

Quattro macro-aree di problemi segnalati da Uniti per la Costituzione: riguardano la viabilità e la presenza e posizione degli stalli dei bus turistici in diverse zone della città, la carenza di bagni pubblici, i pacchetti turistici chiusi e la valorizzazione degli itinerari escursionistici delle aree interne.

Una delle soluzioni proposte rimanda alla "creazione di un soggetto pubblico che sia in grado di seguire il continuo evolversi del settore che cambia in maniera sempre più rapida. Deve essere inoltre in grado di mettere insieme le realtà del settore, agire tempestivamente e anticipare le evoluzioni del settore stesso" spiega Villa.

LIGURIA - Avere meno di 35 anni, essere residenti in Liguria ed essere iscritti ad un master: sono questi gli unici requisiti per accedere al bando regionale "Specializzarsi per competere", che promuove il perfezionamento post universitario degli studenti liguri anche nel caso frequentino università o corsi fuori regione.

Il bando, finanziato attraverso il Fondo sociale europeo, ha un valore di tre milioni "ma siamo anche pronti ad aumentare questa cifra in base alle domande che arriveranno e mettere a disposizione nuove risorse" spiega l'assessore regionale alla Formazione Marco Scajola. Ogni studente potrà ricevere un finanziamento compreso tra i 1.500 ed i 6mila euro senza "un limite di Isee perché vogliamo aiutare tutti e andare avanti fino ad esaurimento risorse: è una possibilità straordinaria per i ragazzi e non vogliamo precluderla a nessuno".

 

GENOVA - Promuovere corsi di disostruzione, di rianimazione cardiopolmonare e tecniche di base a supporto delle funzioni vitali nelle scuole, comprese quelle del primo ciclo, promuovere la presenza di strumenti come i defibrillatori nei luoghi pubblici, ma anche attivare corsi di primi soccorso destinati ai consiglieri e alle consigliere comunali. Oggi l'aula rossa del consiglio comunale di Genova ha votato all'unanimità una mozione presentata da Arianna Viscogliosi, Vince Genova, che impegna in tal senso il sindaco, la giunta e la presidenza del consiglio comunale.

"E' necessario promuovere una sistematica opera di promozione e diffusione all'interno della città della cultura del primo soccorso - dice Viscogliosi - favorendo la messa a disposizione dei corsi di Bls-d e disostruzione, necessari ai fini della formazione dei cittadini "laici", coloro cioè che anche non sanitari siano in grado di intervenire efficacemente". Nella mozione anche la proposta di redigere una mappatura per distribuzione dei Dae sul territorio, e sulla loro puntuale verifica di funzionamento. Eventuali corsi ai consiglieri, ha precisato il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, non saranno comunque a spese dell'ente pubblico.

GENOVA - "Per il momento agli uffici del Comune di Genova non è arrivata alcuna richiesta per la creazione di un centro culturale islamico" così l'assessore all'Urbanistica del comune di Genova Mario Mascia in risposta a un'interrogazione a risposta immediata proposta dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua. Un'ipotesi, quella di un nuovo centro culturale islamico da istituire a Rivarolo. 

Il consigliere della Lega Bevilacqua: "Così come prevede la legge regionale noi chiediamo il coinvolgimento dei cittadini, dei comitati, delle associazioni dei commercianti e pensare magari di portare avanti un referendum in modo da tenere in considerazione l'opinione popolare. Dobbiamo prima definire il contesto territoriale, quello di Rivarolo sta avendo una grande sviluppo industriale con nuovi insediamenti, avere un nuovo centro culturale, dove tra l'altro è già presente, non riteniamo possa essere un di più rispetto a quella che è la fase di sviluppo della vallata".