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GENOVA - "Il problema degli ungulati continua a persistere, anche se in base ai dati raccolti nell’ultimo anno il fenomeno è in diminuzione. Merito della campagna molto puntuale che è stata condotta per ridurre il numero degli animali in città, facendo diminuire In maniera sensibile il numero delle situazioni da monitorare" così l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora durante il consiglio comunale a Palazzo Tursi in riferimento alle ripetute scorribande dei cinghiali che prendono di mira i bidoni dei rifiuti alla ricerca di cibo.

Al centro è finita la situazione soprattutto di via Imperiale sulle alture di San Fruttuoso l'assessore ha spiegato "è allo studio una riorganizzazione delle postazioni di raccolta dei rifiuti che riguarderà anche le strade limitrofe: via Donaver, via Ferretto e Salita Nostra Signora del Monte. L’obiettivo è creare postazioni multi-raccolta con la presenza di contenitori per ogni frazione differenziabile e per il residuo secco, anche attraverso il bloccaggio dei cassonetti con morse o catene, senza creare problemi alla circolazione".

Nel mentre lungo le vie è stato modificato l’orario di raccolta. "Se il cassonetto viene svuotato per tempo l’ungulato non ha il tempo di avvicinarsi allo stesso, e identica cosa vale per altri animali quali i muridi che vivono nella zona grazie alla presenza di numerose aree verdi" spiega Campora. In altre zone della città sono stati posizionati i bidoni bilaterali "che hanno rappresentato una soluzione definitiva ai cinghiali, impossibilitati a rovesciarli per recuperare il cibo a causa del peso notevole di questi cassonetti".

GENOVA - La distinta tensostruttura davanti al Palasport nel nuovo Waterfront di Levante non ci sarà. La decisione del Comune è stata spiegata dal vicesindaco Piciocchi durante il consiglio comunale durante l'interrogazione di una consigliera del Gruppo Misto.

"Confermiamo la volontà della Civica Amministrazione di rimuovere la tensostruttura collocata davanti al Palasport. Tutto nasce dalla delibera di Giunta approvata nel 2021 in cui decidemmo di autovincolarci al rispetto puntuale delle linee guida che l'architetto Renzo Piano avrebbe fornito sul progetto del nuovo Waterfront di Levante" spiega Piciocchi.

"La tensostruttura è stata ritenuta opera non coerente con questo progetto, un giudizio che non ho dato io che non sono architetto. Sul tema sarà possibile parlarne con il team di Renzo Piano alla prima occasione - continua Piciocchi -, in commissione comunale. La demolizione della tensotruttura, che già avevamo annunciato durante la presentazione della prossima edizione di Euroflora, sarà eseguita nel periodo di tempo compreso tra il Salone Nautico e l’inizio della fiera florovivaistica".

"Per quanto riguarda le risorse economiche a copertura di questo intervento, non ci sarà affatto un impatto gravoso. Anzi, da piano industriale della Porto Antico risultava una spesa di 2 milioni di euro per la manutenzione della tensostruttura, una struttura oggettivamente datata e in gran parte ossidata. Gli oneri di demolizione ammonteranno a 1,4 milioni di euro: ciò significa che questo tipo di operazione non produce conseguenze negative sul conto economico della Porto Antico".

Sull’importanza di una struttura al coperto, al riparo dal sole e dagli agenti atmosferici, "siamo d’accordo sulla necessità di realizzare una nuova struttura" ha detto Piciocchi. "Lo abbiamo chiesto all’architetto Piano e avremo modo di riparlarne in futuro. Il nostro obiettivo è di consegnare alla cittadinanza una struttura più compatibile, armonica e meglio inserita nel nuovo contesto del Waterfront di Levante. Su questo ci sarà occasione di confrontarsi anche con i collaboratori di Piano".

 

 

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IMPERIA - È ripreso stamani davanti al giudice monocratico di Imperia Marta Bossi, con l'esame della parte offesa e il controesame della difesa, il processo per diffamazione che vede imputato il cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan citato in giudizio per diffamazione dal collega Cristian Bugatti, in arte Bugo, per fatti avvenuti a margine del Festival di Sanremo del 2020.

All'udienza era presente solo Bugo perché Morgan è a Roma per il concerto del Primo Maggio.

Il suo legale, l'avvocato Rossella Gallo del Foro di Milano, aveva presentato istanza per legittimo impedimento dovuto a motivi di lavoro, ma il giudice ha fatto rilevare che quest'ultimi non costituiscono legittimo impedimento e che l'impegno professionale che l'imputato intende far valere per il rinvio dell'udienza è stato da lui volontariamente assunto, lo scorso 20 febbraio, malgrado fosse a conoscenza dell'udienza di oggi. Morgan verrà così sentito il prossimo 28 maggio.

Festival di Sanremo: Morgan-Bugo rottura tra sputi, morsi e insulti - LEGGI QUI

La vicenda riguarda gli epiteti rivolti da Morgan a Bugo nel contesto di interviste televisive e in occasione della conferenza successiva alla finale del Festival di Sanremo del 2020. L'avvocato Gallo ha più volte ribadito che la presunta diffamazione non ha ad oggetto il "cambio versi" del brano "Sincero", che invece riguarderebbe fatti relativi a presunte violazioni dei diritti d'autore, oggetto di un separato giudizio davanti al tribunale civile di Milano.

Nel corso dell'udienza, difeso dall'avv. Donatella Cerati, Bugo ha ricordato come i dissapori con Morgan fossero sorti ben prima dell'esibizione sanremese. "Ho pensato che la canzone fosse perfetta da cantare con Morgan e quando gliel'ho proposto, lui ha accettato - ha detto Bugo -. E' stata una mia decisione scegliere lui per partecipare al Festival. Mi sono accorto che a metà dicembre 2019, dopo l'annuncio della nostra selezione alla kermesse, qualcosa non funzionava. C'erano già stati dei battibecchi. Poi i problemi si sono intensificati e diventati quasi giornalieri".

Bugo ha anche ricordato come molti problemi fossero legati alla serata delle cover, del Festival 2020: "L'orchestra ha rifiutato la partitura di Morgan per undici volte, il tempo per le prove è quindi stato limitato. Questo ha creato continui malumori e Morgan dava la colpa all'orchestra, perché per lui le partiture erano corrette".

“ Oggi - ha spiegato Rossella Gallo legale di Castoldi - non è il processo del cambio versi ma delle espressioni utilizzate in un’ intervista. Ricordo che lo stesso Bugatti ha detto parole ben peggiori e più gravi. Per quanto invece riguarda il danno di immagine segnalato da Bugo - prosegue - sono fermamente convinta che sia una problematica inesistente. Ha avuto eco mediatico, visibilità e aumento di notorietà. Ho prodotto partecipazioni televisive e interviste dove lo stesso Bugo si vanta e dice che ‘ grazie a Morgan sono diventato un personaggio pubblico, se il 90% delle persone è il treno della gente e’ ricordarmi per il suo Bugo-Morgan, sono ben contento “