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CARRODANO - È l'autovelox lungo la provinciale che da Carrodano porta a Levanto il motivo per cui nel 2023 il Comune più piccolo della provincia della Spezia ha guadagnato quasi un milione di euro tramite multe stradali.

Installato ormai da più di cinque anni, il sistema di rilevamento della velocità ha notevolmente abbassato la pericolosità del tratto in questione. A spiegarlo a Primocanale è il sindaco di Carrodano, Gian Carlo Leveratto: "Solo negli ultimi anni ci sono stati incidenti gravi, diversi anche con persone che hanno perso la vita".

La strada, infatti, sarebbe un rettilineo poi seguito subito da un incrocio (quello che porta al casello autostradale). Un tratto in cui l'attenzione e la bassa velocità sono necessarie per evitare problemi.

Multe, Carrodano è il piccolo Comune che ha guadagnato di più in Italia - LEGGI QUI

Secondo il primo cittadino è importante sottolineare che il dato usato per stilare la classifica, ovvero quello della grandezza dei Comuni, non è coerente. "Sono tantissime le auto e le moto che ogni giorno passano di lì, la maggior parte non è guidata dai residenti di Carrodano, che non sono neanche 500".

Il tratto è infatti fondamentale per liguri e turisti: "Si tratta della prima porta per l'entrata alle Cinque Terre, uno dei centri del turismo ligure" continua il sindaco. "Il dispositivo è ben segnalato, ma capisco che se non si conosca la zona sia anche facile prendere la multa. 

 

GENOVA - E' Portofino il comune più ricco d'Italia: o, per essere più corretti, è la località del Belpaese con i residenti più facoltosi. Spulciando le dichiarazioni dei redditi dell'anno scorso emerge infatti come il borgo con la celebre piazzetta sia praticamente fuori classifica: il reddito medio dei suoi residenti supera infatti i 90 mila Euro l'anno, quasi il triplo della seconda classificata della Liguria, Pieve Ligure, che si ferma a 35mila.

E' un risultato evidentemente anomalo che rappresenta poco la ricchezza media dei portofinesi ma è collegato all'impatto di alcuni residenti super vip sullo scarso numero degli abitanti. In Paese risiedono, per esempio, Pier Silvio Berlusconi e la moglie, Silvia Toffanin, non proprio due persone normali, per così dire e i loro redditi, nel quadro di un paese da poco più di 300 anime, incidono parecchio.

Più significativi i dati sulla ricchezza di altri luoghi dorati delle nostre riviere: Pieve Ligure, Bergeggi, Portovenere, Lerici, si confermano località molto amate da chi può permettersi la villa a picco sul mare.

Sul fronte opposto, quelli dei comuni i cui residenti guadagnano meno, è la provincia di Imperia a fare il pieno: Vessalico, Triora, Ceriana, Apricale, Baiardo e Castel Vittorio non superano i 13mila Euro; nel Savonese l'ultimo in classifica è il comune di Erli, a Genova è Gorreto, mentre nello Spezzino il comune più povero è Rocchetta Vara. Tra i capoluoghi il comune più ricco è Genova, seguito da Savona e La Spezia. Chiude la graduatoria il comune di Imperia.



Un ponte del 25 aprile con il 90 per cento delle camere di hotel prenotate a Genova e la speranza di arrivare al tutto esaurito, seguito però da quello del primo maggio con prenotazioni molto più basse che potrebbe nemmeno raggiungere il 50 per cento. La fotografia è di Laura Sailis, presidente Federalberghi Genova: "Sulle presenze siamo molto ottimisti, su questo weekend abbiamo un numero attestato di prenotazioni che si aggira intorno al 90 per cento, pensiamo di arrivare anche al 100 per cento con le ultime prenotazioni".

Ma le cose peggiorano quando si pensa al primo maggio, dove in verità c'è la possibilità di scegliere due ponti diversi, poiché la Festa del lavoro cade a metà settimana. Spiega la presidente degli albergatori: "L'altro aspetto particolare su cui stiamo riflettendo come categoria è l'anomalia che se sul 25 aprile abbiamo avuto riscontro positivo, rispetto al 1 maggio i dati sono ancora molto bassi. Attestiamo soprattutto un calo di prenotazioni molto forte da domenica 28 al primo maggio, calo che si aggira anche con presenze del 40-50 per cento, dunque molto basso. risalgono poi sul prossimo weekend del 4 maggio ma non ancora con numeri per noi positivi. Siamo sempre intorno al 50-60 per cento: è come se si fossero concentrate tutte le prenotazioni sul primo ponte e poi sul secondo ci sia come una attesa o un fermo delle prenotazioni".

Vi è poi, al di là del numero dei prenotati e dei turisti in arrivo, la questione delle vacanze mordi e fuggi che da sempre caratterizzano Genova. Su questo fronte però qualcosa si muove, conferma Sailis: "Cominciano ad aumentare i soggiorni minimi di pernottamento: un dato positivo, è uno dei punti su cui crediamo perché l'aspetto su cui lavorare è il soggiorno minimo che a Genova è sempre stato basso, 1,5 giorni, da città mordi de fuggi. Ma lavorare su cosa la città può offrire e cosa può esser Genova come punto di partenza per altre mete è un obiettivo importante. Avere soggiorni di 2-4 giorni per l'indotto significa lavorare meglio".

E' presto per fare i conti, ma le speranze che la stagione 2024 possa eguagliare quella del 2023 è alta. "Rispetto al 2023 questo primo mese che è maggio tentenna di più. Faremo però i conti dopo i ponti, cerchiamo di mantenere i numeri e speriamo anzi di superare il 2023. Ma bisogna lavorare parecchio sui punti di attrazione, sulla città e sulla promozione", conclude la presidente di Federalberghi.

 

GENOVA - Decine di nuovi alberi verranno piantati nella zona dei giardini Luzzati, nel cuore pulsante del Centro Storico di Genova, e il loro impatto sulla qualità dell'aria verrà registrato dall'intelligenza artificiale.

Una collaborazione che sa di futuro quella tra un'azienda genovese, la Liguria Consulting Solution Srl e la cooperativa Il Cesto. "L'obiettivo principale è quello di raccogliere il dato e interpretarlo" racconta il Ceo Luca Calabrese.

"Andremo a vedere come l'introduzione di nuovi alberi possa far diminuire quelli che sono gli elementi nocivi nell'aria. Diversi sensori avranno proprio l'obiettivo di andare a raccogliere il dato attraverso un motore di intelligenza artificiale che andrà poi a dare un risultato dell'andamento".

Come ben sappiamo i gas e le polveri che inquinano l'aria sono principalmente dovute agli impianti di riscaldamento degli edifici, al traffico veicolare, agli allevamenti intensivi, alla produzione industriale ed energetica e molto altro. Solo un mese fa Legambiente aveva lanciato l'allarme: nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città, tra cui Genova, faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell'aria.

In campo per l'ambiente questa volta, quindi, scende l'intelligenza artificiale: il progetto prevede infatti l'installazione di diversi sensori che andranno a registrare i dati necessari per monitorare e poi interpretare la qualità dell'aria prima e dopo la piantumazione degli alberi, che arriveranno grazie al progetto "Per fare un albero... ci vuol la plastica".

Genova, in arrivo 100 alberi ai giardini Luzzati grazie alla plastica - GUARDA QUI

"Noi siamo convinti che l'intelligenza artificiale debba far risparmiare le aziende il tempo dell'operatività ripetitiva - continua Calabrese -. Questo permetterebbe di andare a ottenere tempo di qualità per le varie persone di riferimento, per poter creare e innovare, perché siamo convinti che sia un valido supporto, non ha ancora nessuna parte creativa, quindi è ancora completamente legato all'uomo".