Cronaca

1 minuto e 6 secondi di lettura
Ennesimo messaggio, forte, del cardinal Angelo Bagnasco contro "l'individualismo contemporaneo" che sta invadendo la società moderna. Lo ha lanciato a Genova, il presidente della Cei, al convegno delle Acli. Ha sottolineato che di fronte a cambiamenti "epocali", a "metamorfosi antropologiche che in certi Paesi stanno già avendo effetti devastanti" perché portano alla visione dell'uomo come "individuo che ha solo diritti e desideri", bisogna reagire riproponendo un "umanesimo plenario che nasce dalla fede cristiana, e che è patrimonio radicato nel nostro Paese". Bagnasco, ha fatto appello all'Europa "affinché condivida con il resto del mondo questo patrimonio fatto di ideali e sensibilità morale. Sono un sentire comune, un ethos di fondo in Italia, un paese che è ancora profondamente radicato nella cultura cristiana". Altrove questo "si sta già sfilacciando ed erodendo". Contro il rischio che questa metamorfosi abbia effetti negativi anche in Italia, Bagnasco ha invitato a reagire "con un pensiero organico radicato nella spiritualità, che in Italia resiste nonostante la continua aggressività erosiva da parte di certi filoni culturali". Bisogna quindi "reagire ai profeti di sventura - ha concluso il presidente della Cei - perché nello zoccolo duro del Paese, nel popolo, nella gente, questo patrimonio resiste".