Politica

57 secondi di lettura
La direzione della divisione militare di Fincantieri, con i suoi 500 lavoratori tra impiegati tecnici e amministrativi, resterà a Genova. Lo prevede una ipotesi di accordo siglata in serata dall'azienda e dai delegati di Fim e Uilm. L'accordo, che dovrà ora essere sottoposto al parere dei lavoratori, non è stato siglato dalla Fiom. "Quando l'accordo diventerà operativo - spiega Tiziano Ronconi, segretario ligure della Fim Cisl - la divisione militare sarà salva e la Liguria potrà continuare a contare su un importante settore". L'intesa di questa sera segue infatti quelle, già approvate nei giorni scorsi a larga maggioranza dai lavoratori, per i cantieri di Riva Trigoso e del Muggiano, per la creazione di un nuovo cantiere integrato in cui Fincantieri concentrerà tutta la sua produzione militare. L'ipotesi di accordo prevede l'esodo volontario di una cinquantina di persone, rispetto ai settanta esuberi previsti inizialmente. Critica la posizione della Fiom, che contesta la politica degli accordi separati, cantiere per cantiere, portati avanti dall'azienda. "E' l'ennesima coltellata alla schiena del cantiere di Sestri - commenta Bruno Manganaro - e alla cantieristica in Liguria".