Cronaca
Urbanistica, Vincenzi: "citta' sia ponte per il Mediterraneo"
1 minuto e 0 secondi di lettura
"Genova vuole essere un ponte tra l'Europa e il Mediterraneo, una gateway, una città ponte di scambi e collegamenti, una smart city d'Europa rispettosa della qualità ambientale". Questi i piani futuri della città di Genova e del suo sindaco, Marta Vincenzi, intervenuta stamattina ai Magazzini del Cotone alla nona Biennale delle Città Europee e degli Urbanisti. "Lo sviluppo senza consumare il suolo in modo inutile - ha continuano la sindaco - il recupero del patrimonio esistente e la qualità energetica degli edifici sono le tre sfide urbanistiche della Genova del futuro". Concetti simili a quelli espressi poco dopo dalla vicepresidente della Regione Liguria, Marylin Fusco: "Il nuovo piano territoriale regionale in corso preparazione sarà il provvedimento urbanistico più importante della Regione Liguria nei prossimi anni. Gli obiettivi del piano - spiega la vicepresidente - saranno il contenimento del consumo del suolo, lo stop al consumo della costa, l'incentivo del rinnovamento urbano, il consolidamento delle realtà già esistenti, il rilancio delle attività agricole, le grandi infrastrutture indispensabili alla Liguria per agevolare i collegamenti turistici attraverso nuove piste ciclabili sulla costa e al rinnovamento dell'Aurelia".
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova lo spettacolo di Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Teatro Sociale di Camogli, bilancio ok: budget triplicato e incassi quintuplicati
- Evani: "Io credo nella salvezza della Sampdoria. Ma resta un'impresa"
- Lapadula non basta: Lo Spezia si fa rimontare dalla Reggiana
- Emergenza migranti, lunedì arriva Humanity 1 alla Spezia con 68 migranti: 16 sono minori
-
Pioggia e vento forte sulla Liguria, inizio settimana con il maltempo: le previsioni
- Poliziotti aggrediti a Savona durante una lite: 36enne arrestato
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco