Hanno risposto 41 comuni alla convocazione del presidente della provincia Repetto e dell' assessore al federalismo istituzionale Barisione per un esame delle misure contenute nella manovra di ferragosto che interessano più da vicino i comuni, sia rispetto alla drastica riduzione della rappresentanza nei comuni fino a 1000 abitanti sia rispetto all'obbligatorietà dei processi associativi. Lo rende noto la stessa Provincia di Genova in una nota. I sindaci presenti hanno denunciato la situazione di "estrema criticità istituzionale e finanziaria che rischia di mandare nel caos il sistema degli enti locali per effetto di norme confuse, contraddittorie e che mutano in continuazione". Repetto ha invitato gli amministratori comunali a valutare costruttivamente l'ipotesi della costituzione della città metropolitana di Genova, "sulla base di un processo che nasca dal basso, anticipando i tempi per evitare che le scelte vengono imposte. In tale prospettiva è stata rimarcata l'importanza di sviluppare politiche associative che diano luogo ad unioni di comuni". In tal senso,l'assessore Barisione ha "confermato la disponibilità della provincia a fornire, in collaborazione con l'Anci,supporto e collaborazione ai comuni per favorire processi associativi condivisi, il più possibile corrispondenti alle caratteristiche territoriali e alle esigenze socioeconomiche delle varie aree della provincia, in grado di garantire i servizi essenziali ai cittadini conseguendo obiettivi di razionalizzazione e di risparmio".
Cronaca
Manovra, Provincia: Repetto convoca 41 comuni
1 minuto e 6 secondi di lettura
Ultime notizie
- Salario minimo, la giunta Salis prepara la delibera
- Liguria ultima in Italia per diffusione di auto elettriche e ibride
- Sampdoria: Donati allenatore al fianco di Andrea Mancini ds
- Skymetro, Terrile: "Vi spiego tutta la storia dall’inizio"
- Centinaia da tutta Italia, trenta in finale: sabato il migliore firmerà con il Genoa
-
E' la luna piena del cervo: ecco perché e quando vederla
IL COMMENTO
Skymetro: vinca Genova e non le strategie politiche
L’alleanza non basta, serve il candidato giusto come Salis