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Il valtellinese Da Zanche, affiancato da Romano Belfiore sulla Porsche 911 Rs Gruppo 4, vince il Sanremo Rally Storico, risultando il primo leader della classifica assoluta del CIR Auto Storiche e del 2. Raggruppamento. Il lombardo inizia al meglio la stagione, dando un calcio alla sfortuna che negli ultimi tempi lo ha penalizzato, privandolo di importanti risultati. Vincitore della prima prova speciale della gara sanremese, l’alfiere dell’Ateneo ha poi perso terreno nelle successive frazioni cronometrate per problemi all’assetto anteriore della coupè di Stoccarda preparata dalla Pentacar, chiudendo la prima tappa al secondo posto. Migliorato il set up, il valtellinese ha aumentato il ritmo nella seconda giornata di gara, aggiudicandosi due prove speciali, realizzando un tempo strepitoso nel penultimo impegno che gli ha garantito la vittoria.

Alle sue spalle è terminato il campione in carica Marco Savioli, autore di un’ottima prima tappa che ha concluso al primo posto dopo aver duellato con Tony Fassina, ritiratosi per la rottura del cambio. Il campione siciliano ha poi a sua volta patito problemi d’assetto, derivanti dalla variazione di posizione della barra di torsione dopo un dosso affrontato ad alta velocità nel corso della settima prova, che gli hanno impedito di contrastare l’attacco di Da Zanche. Al terzo posto della classifica tricolore si piazza il toscano Salvini, al traguardo del lungomare della Città dei Fiori dopo una gara veramente veloce nella parte finale a bordo della Porsche 911 Rs. Dopo una partenza sotto tono nella prima giornata, dove è stato aggressivo nelle ultime due piesse, si è ripreso e destato dal torpore nella seconda e conclusiva arrivando, risultando però staccato di 1’39” dal vincitore. E’ una quarta piazza in chiave nazionale quella che ha agguantato nel finale il cuneese Enrico Brazzoli, in coppia con Simone Trutalli, aggiudicandosi la gara del 3. Raggruppamento con la Porsche 911 Ateneo. Alle sue spalle è uno spettacolare Gabriele Noberasco a piazzarsi al quinto posto, a soli 13” dal piemontese, capace di realizzare tempi di tutto rispetto e compresi nei primi assoluti nelle prove più impegnative tipo Colle d’Oggia, Ghimbegna e Colle San Bartolomeo. Il savonese ha così ritrovato il piacere della guida della Porsche 911 RS Balletti della quale ha diviso l’abitacolo con Bruno Banaudi.

La gara di Luigi Capsoni si è conclusa con la vittoria incontrastata nel 1. Raggruppamento, al termine di un dominio che non ha avuto soluzione di continuità. L’alessandrino, d’adozione, ha così messo da subito le cose in chiaro sul chi vorrà lanciarsi nella corsa al titolo tricolore di specialità, che lui insegue a bordo della Renault Alpine A 110.

Nelle lotte di classe sono in evidenza Righi, vincitore della 1600 del 2. Raggruppamento su Ford Escort RS e dei ventenni bresciano Montini e Ognibene, primi della 1600 – 2001 su Opel Kadett GTE quinti del 3. Raggruppamento.

Ha destato molto interesse le gare dei piloti a bordo delle Lancia Rally 037 RC. Sandro Munari pur correndo fuori classifica del CIR Auto Storiche. Al volante delle più moderne berlinette torinesi si è distinto il pratese Andrea Stefanacci, che ha chiuso al virtuale terzo assoluto, davanti a Valter Jensen. Sfortunato Bianchini, che ha concluso in forte ritardo per una foratura nei primi chilometri del Colle d’Oggia della prima tappa.