Cronaca

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Una denuncia per circonvenzione d'incapace presentata presso la Procura di Genova dalla nipote di un'anziana che, quattro giorni prima della morte avvenuta il 30 marzo 2010, ha consegnato un assegno di tre milioni di euro a una vicina di casa che la frequentava da pochi mesi. Fu la stessa beneficiaria del titolo di credito ad avvertire la nipote dopo la morte della parente, che aveva 86 anni, dicendole che le avrebbe restituito la somma. Una promessa fatta anche davanti a un notaio, ma del denaro non si è più saputo nulla. L'assegno risulta incassato il giorno dopo la compilazione, avvenuta non per mano dell'anziana che l'avrebbe solo firmato. La nipote della donna defunta, assistita dall'avvocato Ferruccio Barnaba, ha pure riferito che la vicina di casa della sua parente le aveva detto che avrebbe lasciato l'ingente somma in un conto vincolato nella stessa banca di cui entrambe erano clienti ma anche questo, finora, non è avvenuto. "Non esisteva alcun titolo per consegnare il denaro alla vicina - ha spiegato il legale - per una donazione ci vuole un atto pubblico altrimenti è nullo sotto il profilo civilistico".