Cronaca
Ordinanza anti lucciole, polemiche e blitz della polizia: 17 in questura
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Polemiche per l'ordinanza anti prostituzione entrata in vigore ieri. A innescarla è Claudio Musicò, il segretario del Sulpm, sindacato che contesta da tempo le scelte del Comune di Genova sul tema della polizia municipale. Musicò, un una lettera aperta attacca il sindaco Marta Vincenzi, non ritenendo "giusto e corretto perseguire solo le ragazze straniere irregolari per contrastare la prostituzione". La critica, rivolta all'assessore comunale Francesco Scidone e al sindaco che decidono di non replicare. "Accolgo lo spirito solidaristico nei riguardi delle ragazze sfruttate" si è limitato a commentare l'assessore alla Vigilanza. Intanto, nella prima notte dell'entrata in vigore del provvedimento, tra giovedì e venerdì, le pattuglie dell'Ufficio prevenzione generale della questura di Genova hanno intensificato i controlli nella zona tra Dinegro e Sampierdarena: 16 lucciole sono state portate in questura. Denunciato un impiegato di 49 anni sorpreso appartato in auto con una marocchina di 28 anni. La denuncia è scattata anche per la donna. Denunciata inoltre una nigeriana di 22 anni sprovvista di documenti. Le altre, tutte romene, sono state solo identificate in questura. Quattro le sanzioni: a due prostitute e a due clienti.
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