Cronaca

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La guardia di finanza di Genova ha terminato una complessa indagine che ha consentito di scoprire una truffa ai danni della Regione Liguria e della Provincia per l’indebito conseguimento di fondi comunitari e nazionali. Sono 24 le persone finite sono state denunciate e  segnalate alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Genova un danno complessivo di 1.160.000 euro. I fondi  percepiti dovevano essere destinati allo svolgimento di corsi di formazione, all’incremento dell’occupazione nonché al sostegno degli investimenti e dell’innovazione organizzativa e commerciale delle piccole e medie imprese. L’attività delle fiamme gialle genovesi, iniziata lo scorso anno, ha preso in esame le posizioni di sette aziende con sede a Genova e in provincia e di alcuni consulenti specializzati nell’istruire le richieste di finanziamento. E’ stata passata al setaccio una notevole mole di documenti concernenti i rapporti intrattenuti dai consulenti con le diverse imprese percettrici dei contributi comunitari, ricostruendo anche l’iter procedurale delle pratiche per l’ottenimento delle agevolazioni. Tale esame ha consentito di rilevare, inoltre, l’annotazione in contabilità di fatture per operazioni inesistenti per oltre 550 mila euro, posto che le spese rendicontate per l’ottenimento dei fondi sono risultate, in molti casi, fittiziamente sostenute. Infatti, buona parte delle spese di consulenza documentate riguardava prestazioni in realtà non effettuate oppure elaborati predisposti a seguito di ricerche su siti internet pubblicamente consultabili, nonostante la veridicità delle spese rendicontate fosse affermata in apposite autocertificazioni. I corsi di formazione talvolta non venivano materialmente svolti, così come non venivano assunti nuovi dipendenti, nonostante l’espresso impegno assunto dal richiedente in sede di presentazione della domanda di erogazione dei contributi.