Più vicina la cassa integrazione per i 300 lavoratori del Carlo Felice di Genova. Anche il ministro Bondi s'è detto d'accordo sull'ipotesi prospettata dalla Fondazione lirica guidata dal sindaco Vincenzi. Oggi il primo cittadino genovese e il ministro alla cultura si sono incontrati a Roma. "Nel corso del colloquio - si legge nel documento ufficiale emesso a fine incontro dal ministero - sindaco e ministro hanno concordato sulla necessità di utilizzare al più presto tutti gli strumenti che le leggi sul lavoro permettono al fine di avviare un rapido risanamento del teatro Carlo Felice, stante l’impossibilità per l’anno in corso di reperire fondi straordinari". Il riferimento alla cassa in deroga è chiaro, anche se non esplicito. Ma Bondi ha chiesto anche un piano preciso di rilancio: Vincenzi ha assicurato che sarà presentato dopo l’incontro dei vertici della Fondazione con le parti sociali previsto nei prossimi giorni. "Il Ministero e gli altri soci fondatori pubblici e privati, una volta preso in esame il piano che dovrà essere serio e rigoroso - si legge nel comunicato ufficiale - si impegnano sin d’ora a fare la propria parte. Il ministro auspica che tale impegno comune sia condiviso da tutte le forze politiche, sociali, economiche e culturali della città Genova". In altri termini, niente soldi dal Governo per il Carlo Felice se non dopo la presentazione del piano di rilancio. (Davide Lentini)
Politica
Carlo Felice, cassa integrazione più vicina. E' d'accordo anche Bondi
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