Cronaca

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"Non volevamo partecipare agli scontri. Ci siamo ritrovati lì in mezzo. Noi volevamo solo aiutare le forze dell'ordine". Sono le dichiarazioni rilasciate da Giacomo Fantoni e Samuele Sessarego, i due tifosi della Sampdoria arrestati giovedì per gli scontri prima del derby della Lanterna Sampdoria-Genoa, durante l'interrogatorio per la convalida del fermo. I due si sono difesi dicendo di non essersi organizzati con gli altri tifosi, ma anzi di avere cercato di aiutare a riportare la calma. Il giudice per le indagini preliminari, Roberta Bossi, ha convalidato gli arresti e ha concesso i domiciliari a Sessarego e Fantoni. Fantoni e Sessarego erano stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata in concorso con altre persone armate e travisate, reati per i quali è prevista una pena da un minimo di tre ad un massimo di cinque anni. La richiesta del provvedimento era stata presentata dal pubblico ministero Pier Carlo Di Gennaro, che si occupa degli scontri di domenica, avvenuti prima della partita. I due tifosi erano stati inoltre denunciati per rissa aggravata, lesioni e danneggiamenti. Oltre a Sessarego e Fantoni, martedì erano stati arrestati altri tre tifosi sampdoriani, a cui il gip ha concesso i domiciliari ieri.